ASTI – Continua con successo la Stagione 2022/2023 del Teatro Alfieri, realizzata dal Comune di Asti in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, facendo registrare un’altissima richiesta di abbonamenti, ben 516.
“La stagione teatrale 2022-2023 supera ogni più rosea aspettativa – dice l’assessore alla Cultura Paride Candelaresi -. Per questa stagione si è arrivati a un picco di abbonamenti che non veniva toccato da oltre 10 anni: sono infatti oltre cinquecento, 516 a oggi, le unità vendute. Parliamo di pacchetti di abbonamenti, ovviamente, e non di biglietti singoli, che stanno andando altrettanto bene. Questo è il segno che la politica culturale abbracciata sta andando nella giusta direzione, confermando il Teatro Alfieri come cuore pulsante della cultura astigiana. Il Comune di Asti, grazie alla collaborazione di Fondazione Piemonte dal Vivo, ha investito e creduto nell’importanza della qualità delle produzioni coniugando ricerca di nuovo pubblico e ulteriore levatura degli spettacoli. Per la stagione appena iniziata si è deciso di incrementare ulteriormente le risorse dedicate, reinvestendo l’attivo della stagione 2021-2022, per garantire rappresentazioni di altissima qualità. Non è da tutti avere un teatro come il nostro, possiamo esserne orgogliosi. Ringrazio i signori della biglietteria, Pierangelo Garbin e Paolo Melano, per il prezioso lavoro svolto”.
L’assessore Paride Candelaresi: “La mia ambizione è portare a teatro chi a teatro non ci va”
“Il Teatro è prima di tutto uno spazio fisico, nel nostro caso, un vero gioiello di architettura, ma è anche il luogo depositario per eccellenza di un certo tipo di cultura e che fa della possibilità di scambio e incontro la sua principale vocazione. La mia ambizione – rivela l’assessore Candelaresi a Dentro la Notizia – è quella di mantenere alto il livello delle produzioni, ma anche e soprattutto di portare a teatro chi a teatro non ci va.
La cultura non deve essere qualcosa di astratto che cammina sopra le nostre teste, ma qualcosa di accessibile a tutti, che parli e includa la comunità senza lasciare indietro nessuno”.
Cultura e amore per la sua città: “A ottobre abbiamo portato a teatro il Rap, considerato talvolta erroneamente ‘linguaggio di strada’, a gennaio ci sarà il grande ritorno dell’opera lirica con la super produzione del Don Giovanni, e ora siamo in attesa di Gene Gnocchi con il suo spettacolo ‘Se non ci pensa Dio, ci penso io’. Insomma, il tentativo è quello di dire: non esistono linguaggi di serie A di serie B. Il teatro e la cultura sono di tutti. Senza contare che abbiamo musei e spazi incantevoli. I cittadini vanno entusiasmati e coinvolti, non allontanati o spaventati. Asti è ricca di cose bellissime“, conclude l’assessore.
Il sindaco Maurizio Rasero aggiunge: “Il successo di pubblico della stagione che si è appena aperta conferma il ruolo di primo livello del nostro Teatro nel panorama nazionale, facendo di Asti una tappa irrinunciabile per le tournée più prestigiose. Una stagione che vuole consolidare sempre più il rapporto tra il Teatro e la città, con rappresentazioni importanti che spaziano dalla canzone d’autore alla prosa classica, dalla danza all’opera lirica e nuove sperimentazioni. I numeri degli abbonamenti dimostrano che il lavoro fatto sta portando notevoli risultati e ci spingono a perseguire politiche culturali di qualità“.
Lo spettacolo di Gene Gnocchi
E, come anticipato dall’assessore Candelaresi, non c’è modo migliore di festeggiare che con uno degli spettacoli più attesi del cartellone: venerdì 18 novembre alle 21 per la sezione Altri Percorsi arriva Gene Gnocchi in “Se non ci pensa Dio ci penso io”.
Dopo aver saputo che Dio è una frequenza quantistica, Gene ingaggia un tecnico per parlare con l’Assoluto attraverso una vecchia radio e farsi spiegare da Lui il perché di tante cose che succedono sulla Terra e che non lo convincono. Lo spettatore vivrà un momento di teatro di stralunata comicità e ricco di colpi di scena.
Spettacolo di Gene Gnocchi e Marco Posani, scritto con Luca Fois, Massimo Bozza e Cristiano Micucci, regia Gene Gnocchi e Marco Posani, con Diego Cassani alla chitarra, produzione International Music and Arts.
Ultimi biglietti disponibili: 23 euro platea, barcacce, palchi, 18 euro loggione. Prevendite alla cassa del Teatro Alfieri, aperta dal martedì al venerdì con orario 10-17, e online su www.bigliettoveloce.it e www.allive.it . Per informazioni e prenotazioni 0141.399057/399040. Schede spettacoli disponibili su www.teatroalfieriasti.it
La Stagione è resa possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, oltre che al contributo di Regione Piemonte, MIC, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Banca di Asti.