ASTI – Nei giorni scorsi, la classe 3C dell’Istituto Monti-Liceo Scienze Umane, insieme all’insegnante Silvana Nosenzo, ha visitato la caserma Scapaccino nell’ambito del progetto SOS donna. La sosta dei ragazzi nella “Stanza tutta per sé”, riservata alle vittime di violenza, è stato il momento più sentito. La donna, non di rado con figli piccoli al seguito, ricostruisce il percorso di maltrattamento in famiglia, abuso o stalking in uno spazio che si è voluto rendere il più possibile accogliente: pareti azzurre, kit della dignità per lei, con indumenti e prodotti per l’igiene personale di prima necessità, giocattoli e matite colorate per i bambini. Un divano e due poltrone pongono vicini la vittima e il carabiniere che ascolta la testimonianza, aiuta a superare indecisioni e paure. Fine ultimo la denuncia contro il maltrattante: «Un atto fondamentale per agire contro chi procura violenza alla donna, documentando i fatti con le prove», ha sottolineato il comandante Pierantonio Breda, affiancato dal tenente Roberto Iandiorio, referente della “Stanza tutta per sé”, e dal luogotenente Luca Solari, comandante della stazione di Asti. Nel parlare dell’attività di contrasto contro la violenza alle donne, sono stati sottolineati lo stretto collegamento dell’Arma con il Pronto Soccorso del Massaia e la collaborazione con L’Orecchio di Venere, che assicura il kit della dignità alla Stanza tutta per sé, spazio nato nel 2017 grazie al Soroptimist. Successivamente in classe la 3C, che partecipa a SOS donna in alternanza scuola-lavoro, ha sviluppato le proprie riflessioni, pubblicate sul sito web www.sos-donna.it. Per oggi 17 maggio è programmata la visita alla Questura.