ASTI – Venerdì scorso l’Aula Magna dell’Istituto Monti ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del progetto “SOS donna”, alla presenza di numerose autorità, dei rappresentanti delle istituzioni, degli enti e delle associazioni che nei prossimi mesi vi lavoreranno in sinergia. Presenti anche gli allievi della 3C del Liceo Scienze umane e il dirigente scolastico del Monti, Giorgio Marino.
«Ogni 3 giorni – ha detto la giornalista Laura Nosenzo – una vittima di violenze si affida alle cure del Pronto Soccorso del Massaia, nella stragrande maggioranza ci sono donne, poi minori e uomini. Basterebbe solo questo dato a dare peso al problema della violenza nell’astigiano. Ma succede spesso che negli stessi 3 giorni, altre donne escano da casa e vadano in altre strutture o si rivolgano per esempio al centro antiviolenza Orecchio di Venere, ai consultori familiari, al Comune, ai consorzi socio assistenziali, al Piam, alla Consigliera di Parità, ai Carabinieri, alla Questura. Altre potrebbero essere inviate alle case rifugio o in un futuro prossimo a Cascina Graziella di Moncalvo. La nostra città vede lavorare ormai da tempo, insieme, servizi del territorio che danno prestazioni di qualità e fanno sentire meno sola la donna o le vittime di maltrattamenti e abusi. Tuttavia, questi servizi hanno bisogno di essere maggiormente conosciuti e soprattutto di essere immediatamente contattabili in caso di urgenza o richiesta di informazioni. Ma spesso, nel momento del bisogno, la vittima non possiede queste informazioni. Anche la buona comunicazione può essere determinante per chi ha bisogno di aiuto».
Il progetto
Il Sito www.sos-donna.it, che sarà in rete a partire dall’8 marzo, parte da qui, dall’obiettivo di sensibilizzare il mondo femminile e fornire informazioni immediate, agevolare una visione d’insieme sui servizi attivi sul territorio, fare sentire meno sole le vittime. Esperienza unica nel contesto piemontese, questo progetto pilota – ideato dall’Associazione culturale Agar di Asti – vede la collaborazione con l’Istituto Monti. Nei mesi precedenti all’attivazione del portale, una classe (3C, 17 allievi) del Liceo Scienze Umane visiterà i vari servizi, poi segnalati nel sito web, e si confronterà con gli operatori. L’esperienza dei ragazzi verrà sintetizzata in osservazioni e commenti che arricchiranno il portale. Ma non solo. In particolare, gli studenti che parteciperanno al progetto in alternanza scuola-lavoro, fino ad agosto visiteranno i servizi e rifletteranno prima in classe e poi sul sito di “SOS donna” scrivendo le loro impressioni, quindi condividendole con chi si collegherà al portale; elaboreranno l’esperienza, eventualmente anche attraverso la realizzazione di lavori multimediali; gestiranno uno spazio, nel portale, dedicato a fiabe e racconti di varie culture per contrastare gli stereotipi sulla figura femminile.
Il loro stesso percorso, monitorati nel primo anno la fattibilità del progetto e i suoi risultati, potrebbe essere ripetuto nelle sessioni scolastiche successive con altre classi. “SOS” donna si propone inoltre come progetto replicabile, per il futuro, non solo al Liceo Scienze Umane dell’Istituto Monti, ma anche in altre città piemontesi dove sono attivi, e operano in reti territoriali, servizi a tutela delle vittime di violenza.