Dalle porte del carcere a quelle del calcio: la libertà inseguendo un pallone

ASTI – La libertà, se non altro quella mentale, può venir raggiunta anche mediante una partita di calcio. Come quella disputata nei giorni scorsi da una rappresentanza degli studenti dell’istituto Giobert, accompagnati dagli insegnanti Gualtieri e Petronio, e da una selezione di detenuti presso la Casa di Reclusione di Asti.

La sfida, disputata sul campo di calcio presente all’interno della struttura carceraria, si inquadra in un progetto più ampio che prevede la partecipazione della comunità esterna, individuando la possibilità di uno scambio tra popolazione detenuta e popolazione libera, finalizzato alla rieducazione e al reinserimento, dove e quando sarà possibile, dei detenuti nella società.

Ma anche per i soggetti esterni di essere invogliati e stimolati a riflettere sull’assoluta necessità di azioni di prevenzione nel campo sociale in aree degradate o a forte rischio marginalità, parafrasando una famosa frase: “un campo di calcio in più un carcere in meno”. La partita si è conclusa con un pareggio.

Sempre nell’ottica dell’educazione e del reinserimento, è doveroso citare l’appuntamento in programma il 26 e 27 giugno alle 18 nel teatro del carcere. Presso cui, chi ha prenotato il posto entro la giornata di ieri (giovedì 14 giugno), potrà assistere alla messa in scena di “Scappa”, spettacolo realizzato da una quindicina di reclusi con la regia di Mimmo Sorrentino.

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