L’appuntamento è per giovedì 20 aprile alle 17,30 al Foyer delle Famiglie (via Milliavacca 5).
Sergio Favretto è un avvocato casalese, già Giudice Onorario al Tribunale di Torino e appassionato studioso della lotta di Liberazione in Piemonte e Liguria. Inoltre, l’autore fa parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Giovanni Goria.
La figura e l’opera di Beppe Fenoglio sono state analizzate e celebrate in molteplici occasioni negli ultimi mesi, in occasione del centenario della nascita dello scrittore albese. Il libro di Favretto esce a sessant’anni dalla prematura scomparsa a soli 41 anni e offre una nuova esplorazione del suo universo creativo, con approfondimenti e inediti, interviste, immagini, documenti, ricostruzioni di vicende locali poco esplorate.
In particolare, Sergio Favretto dedica poi ampio spazio ad alcuni aspetti dell’esperienza partigiana dello scrittore albese meno noti, come la sua presenza in Monferrato nelle settimane immediatamente precedenti la Liberazione: da Fubine a Montemagno, da Moncalvo a Cocconato e in particolare a Grana.
L’autore affronta poi, come in precedenti studi, il rapporto tra Fenoglio, nella sua veste di ‘Ufficiale di collegamento’ tra la missione inglese e i Partigiani, e il Comandante Tek Tek e approfondisce l’analisi e la genesi di ‘Ur Partigiano Johnny’, prima stesura in inglese dell’opera più importante di Fenoglio, in rapporto con fatti vissuti e personaggi incontrati in Monferrato nei primi mesi del 1945.
‘Beppe Fenoglio – si legge in quarta di copertina – è sempre più vivo e contemporaneo. Ci parla con la scrittura e ci sorprende con il proprio vissuto, breve e intenso. È letto, amato, seguito, rappresentato perché è atemporale, perché suggerisce ed esalta un pensiero libero e identitario. Nelle sue opere dominano la vita, l’esperienza personale, i valori della terra d’origine, l’ambiente, la comunità di pochi ma veri, l’amore autentico’.
Dialogheranno con l’autore, Nicoletta Fasano, neodirettrice dell’Israt – Istituto Storico per la Resistenza di Asti e Mario Renosio, storico, con Marco Goria e Carlo Cerrato, Presidente e Segretario Generale della Fondazione Giovanni Goria.