ALBA (CN) – I Carabinieri della Compagnia di Alba hanno arrestato tre uomini, di età comprese tra i 25 e i 50 anni, monitorati da alcuni giorni poiché sospettati di avere messo in piedi una fiorente attività di spaccio nel quartiere Mussotto, segnalata anche da diversi residenti nel vicinato.
Grazie ai servizi di osservazione dei militari è stato possibile ricostruire che i tre uomini erano soliti invitare i propri clienti nelle immediate vicinanze dell’edifico dove in una mansarda avevano costituito la loro base, ed effettuare gli scambi a bordo dell’autovettura di questi i quali, pagata la dose, si allontanavano senza destare sospetti.
Monitorati per alcuni giorni gli scambi e controllati diversi clienti, tutti segnalati quali soggetti assuntori, i Carabinieri sono quindi intervenuti fermando prima il soggetto più giovane, incaricato di effettuare le cessioni dello stupefacente e, poco dopo, a seguito della perquisizione eseguita all’interno della mansarda, gli altri due presenti nell’appartamento.
Alla vista dei Carabinieri questi ultimi hanno tentato inizialmente di barricarsi costringendo i militari ad accedere con la forza in casa, dove è stato scoperto un vero e proprio laboratorio per il taglio e il confezionamento dello stupefacente. In particolare, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 5.300 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio, numerose dosi di cocaina confezionate già pronte all’uso, telefoni cellulari e materiale per il confezionamento della droga.
A seguito della convalida dell’arresto, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti ha disposto per tutti e tre l’accompagnamento in carcere con l’accusa di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento.
All’esito degli accertamenti svolti dai militari albesi, è emerso inoltre che il più grande dei tre avesse diversi nominativi di copertura con i quali risultava essere già stato precedentemente denunciato per furti e rapine in altre zone del territorio nazionale, valsegli una condanna emessa dal Tribunale di Ancona, che dovrà ora scontare presso il carcere di Asti.