Scoperta frode ai danni dell’Unione Europea: sequestri per 3 milioni di euro

L'operazione “Carte false” della Guardia di Finanza di Asti ha portato alla denuncia di 4 persone

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti, nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura Europea (EPPO – European Public Prosecutor’s Office) – sede di Torino, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche per equivalente di 2.954.806 di euro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano, nei confronti di quattro persone, tre componenti di un consiglio di amministrazione ed un manager di una società a responsabilità limitata con proiezioni operative nell’astigiano, ma con sede legale a Milano.

Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Asti hanno condotto a ritenere che gli indagati nel periodo 2017-2020 con artifizi e raggiri consistiti in operazioni di “windows dressing” (alterazione dei rendiconti finanziari per dare una migliore apparenza della situazione della società) fornivano false informazioni ai funzionari incaricati dell’erogazione di finanziamenti tese a dimostrare una realtà florida a fronte di una reale situazione di gravissima difficoltà finanziaria, inducendo gli stessi in errore e ottenendo finanziamenti per complessivi 2.954.806 erogati da primari istituti di credito, di cui per 2.884.806 di euro a valere sulle risorse del programma COSME e Fondo Europeo Investimenti Strategici (EFSI) e 70.000 euro a valere sul bilancio nazionale. Le citate falsificazioni erano altresì strumentali a dissimulare in pregiudizio dei creditori una situazione di mala gestio che aveva determinato a fine 2019 perdite d’esercizio occultate per 11.9 mln di € e un conseguente patrimonio netto negativo per 7,3 mln di euro. I responsabili sono stati segnalati alla Procura Europea (EPPO – European Public Prosecutor’s Office) – sede di Torino per il reato di cui all’art 640 bis c.p. (truffa aggravata ai danni dell’Unione Europea), 316 ter c.p. (indebita percezione di erogazioni pubbliche) e bancarotta fraudolenta. All’esito degli accertamenti l’Ufficio Giudiziario procedente ha richiesto ed ottenuto dal competente Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano il sequestro preventivo per equivalente della somma pari all’ingiusto profitto ottenuto in danno dell’Erario e dell’Unione Europea.

Sequestrati 4 immobili a Milano, 4 immobili a Monza, a San Damiano d’Asti 3 immobili e 4 terreni, a Camogli (GE) 2 immobili, a Corniglio (PR) 4 immobili e conti correnti per 400.000 euro circa.

 L’operazione di servizio conclusasi oggi è espressione della stretta collaborazione tra la Procura Europea e la Guardia di Finanza a contrasto degli illeciti e delle frodi al Bilancio dell’Unione Europea. Il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.

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