ASTI – Sabato 18 marzo dalle ore 17 al circolo della Way Assauto, di corso Piero Chiesa, si presenta il numero di primavera della rivista Astigiani. In copertina l’iconica immagine del bialbero della felicità di Casorzo con il ciliegio fiorito sul gelso. «Una scelta di ottimismo e di voglia di primavera», commenta il direttore Sergio Miravalle nel suo editoriale, affiancato dalla spiegazione botanica dell’esperto Franco Correggia. Il presidente di Astigiani Piercarlo Grimaldi ricorda un anno di guerra in Ucraina e la scelta della rivista di pubblicare da allora la bandiera della pace in copertina.
La rivista trimestrale giunta al 42° numero, in vendita in tutte le edicole a 8 euro, contiene più di una curiosità. Innanzitutto la presentazione al circolo della Way Assauto è legata al servizio firmato da Mario Renosio che rievoca gli scioperi del marzo 1943 che videro protagonisti proprio operai e operaie della grande fabbrica astigiana. Ventuno di loro finirono sotto processo. Furono scioperi per la fine della guerra e per il pane. Altro servizio importante è dedicato alla storia della casa di riposo Città di Asti. Stefano Masino ripercorre la storia di questa istituzione astigiana dal 1901 al oggi, con interventi di Giancarla Maina e Mariangela Cotto.
Pezzo che merita una particolare attenzione è “Avvocato Paolo Conte ce la canti giusta” e racchiude un’inedita analisi delle canzoni del cantautore astigiano viste dal punto di vista giuridico giudiziario. L’autore è il collega avvocato Luigi Florio. Il servizio si completa con un intervento del prof. Marcello Verdenelli. Si parla anche del settimino erborista di Cessole con un intenso ritratto di Luis Cabases.
La rubrica “Confesso che ho vissuto” contiene l’intervista a Mariuccia Borio di Costigliole, donna e vignaiola tenace.
Tra le rubriche si segnala, oltre all’intervista all’ultimo “schiavo di Hitler” a firma di Beppe Rovera, anche “Cronache dal 900” una inedita rubrica che Astigiani pubblica in collaborazione con La nuova provincia attingendo dell’archivio del settimanale e raccontando storie rimaste nella memoria collettiva, ma che pochi ricordano con esattezza nel loro contesto storico. La prima puntata, affidata a Fulvio Lavina, è dedicata al delitto del Boschetto che nel 1971 creò un grande allarme in tutti i giovani del tempo.
Si parla anche degli esordi di Internet ad Asti con Alessandro Sacco e con Paolo Monticone dell’arrivo a giugno delle Mille Miglia, che già passò da Asti nel Dopoguerra.
Nelle pagine della collina di Spoon River, dedicato a chi ci ha lasciati, Astigiani pubblica in esclusiva una tavola di Paolo Fresu dedicata al collega Antonio Guarene.
Le firme di Astigiani di questo numero sono Lorenza Actis, Edoardo Angelino, Luis Cabases, Manuela Caracciolo, Marida Faussone, Roberta Favrin, Luigi Florio, Paola Gho e Giovanni Ruffa, Donatella Gnetti. Piercarlo Grimaldi, Fulvio Lavina, Stefano Masino, Sergio Miravalle, Paolo Monticone, Giulio Morra, Fiammetta Mussio, Daniela Peira, Mario Renosio, Beppe Rovera, Alessandro Sacco, Pippo Sacco, Giancarlo Sattanino, Marcello Verdenelli.