Sanitari non vaccinati, il commento di Grimaldi (LUV): “Il personale no-vax si sta dimostrando più immaturo di tantissimi adolescenti”

PIEMONTE – “Sono oltre 22mila i sanitari non vaccinati, di cui 2mila sono no-vax dichiarati; alcuni di questi sono stati trasferiti ad altre mansioni, altri sono ancora in attesa che la Regione prenda i provvedimenti che il Governo ha messo nero su bianco già nell’aprile scorso: la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano il rischio di diffusione del contagio del Covid. Che tutte le strutture sanitarie siamo libere dal virus è il requisito minimo che la Regione deve garantire alla popolazione piemontese che ricorre alle cure socio-sanitarie ed è un obiettivo che la Giunta Cirio deve centrare al più presto.

L’Assessore ha spiegato che nel recente passato ci sono state lungaggini burocratiche ma con la presenza della variante delta e i contagi che risalgono, i provvedimenti per il personale no vax devono essere immediati: lo prevede la Legge nazionale ed è quello che si attendono le Asl e la grandissima parte dei piemontesi” – è il commento di Marco Grimaldi (nella foto), Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione a margine della discussione della sua interrogazione a risposta immediata di quest’oggi in Aula.

“Le ultime ore ci restituiscono l’immagine di molti adolescenti in fila per la vaccinazione e di tantissimo personale sanitario che continua instancabilmente il proprio lavoro all’interno di una campagna di immunizzazione rilanciata anche grazie all’adozione del greenpass; è incredibile che a fronte di tutto questo dobbiamo assistere al vergognoso spettacolo di personale socio-sanitario no-vax che si sta dimostrando più immaturo di tantissimi adolescenti”, conclude Grimaldi.

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