ASTI – Nel tardo pomeriggio di domenica scorsa, tante persone hanno affollato il Diavolo Rosso per l’incontro di presentazione di testimonianze e progetti: “Sanità e Solidarietà. Dall’Afghanistan al Piemonte, da Kabul a Oulx”, organizzato dall’associazione di volontariato Passi Solidali OdV, recentemente costituitasi.
La presentazione è stata introdotta da Valeria Piantadosi che insieme a Domenico Massano ha poi fatto da moderatrice all’incontro, il cui filo conduttore è stato il cammino della solidarietà fatto di incontri e relazioni capaci di superare confini e barriere. Nel primo intervento il dottor Agostino Roasio, al suo rientro dall’Afghanistan dopo aver prestato servizio come medico per 6 mesi in un ospedale di Emergency a Kabul, ha raccontato, accompagnato da foto ed immagini particolarmente significative, la sua esperienza, le emergenze, gli incontri e le speranze nel difficile contesto in cui ha vissuto e di cui poco o nulla si sa da quando nel 2021 i talebani solo saliti al potere.
Collegandosi a questo ha poi preso la parola il giovanissimo Mustafa Hussaini, fuggito in quell’anno con un volo che lo ha portato in Italia per poi arrivare nell’astigiano ed essere accolto dalla famiglia di Maurizio Ghiberti. Mustafa non sapeva dove sarebbe arrivato, sapeva solo che per vivere, per avere un futuro e libertà doveva fuggire, doveva prendere quell’ultimo aereo in partenza da Kabul cui lo accompagnò con grande dolore e speranza la famiglia. Oggi non solo si è ben integrato nel nuovo contesto di vita, ma si dedica a diverse attività di volontariato, tra cui quella di interprete per i migranti al rifugio Massi al confine Italo-francese.
Simona Franzino ha successivamente parlato proprio di questa esperienza solidale di cui l’associazione passi solidali ha iniziato ad occuparsi strutturando un gruppo di volontari, medici e non, per rispondere ai bisogni e assistere i migranti che tentano di attraversare la pericolosa frontiera. I dottori Paolo Crivelli e Valter Saracco hanno poi approfondito alcuni aspetti sanitari dell’impegno in frontiera, ma anche degli inaspettati incontri che si fanno e di alcuni aspetti che sembrano configurare un’illogica crudeltà delle frontiere.
La dott.ssa Marina Gavioso, presidente dell’associazione, ha parlato della nascita di “Passi solidali”, delle sue prospettive e progetti, con apertura all’adesione e partecipazione di tutti coloro che ne condividano spirito e valori: “Siamo un’associazione laica ed apartitica e ci proponiamo di perseguire finalità di solidarietà in ambito sanitario, sociale e culturale, con particolare attenzione alle persone con fragilità di diversa natura, per cercare insieme soluzioni condivise ai diversi bisogni e problemi, con un approccio empatico e non giudicante”.
In chiusura prima Cristina Giorgione ha brevemente presentato uno dei nuovi progetti relativo all’avvio di un gruppo con famiglie di persone con disabilità con focus sull’inclusione e sulla capacità di risposta a bisogni di cura soprattutto in ambito sanitario, poi Idria Bonaventura ha presentato le possibilità di partecipazione alla vita associativa e di collaborazione o come sostenitori o come volontari, invito cui tante persone hanno risposto positivamente iscrivendosi all’associazione.
La serata è stata accompagnata e si è conclusa con le melodie dei brani musicali inediti di Daniele Dal Colle, cantati insieme ad Annalisa Franco.
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