Riceviamo e pubblichiamo una nota di Massimo Cerruti (M5S Asti) sul tema della Sanità
Intervengo in tema di Sanità per comunicare che il M5S, come sempre, è a fianco di medici e infermieri questa volta nella fondamentale battaglia storica in difesa del Servizio Sanitario Nazionale.
La preoccupazione è tanta per un servizio che tutela la nostra salute e purtroppo è di vitale utilità a tutti nel corso della loro vita; messo a dura prova durante il periodo pandemico proprio lì si è rivelata la sua importanza e prevalenza rispetto al settore privato che deve essere considerato al limite un valido ausilio in determinate situazioni e non la via ordinaria.
Occorre porre uno stop alla fuga delle professionalità che si sta verificando sempre più spesso all’interno degli Ospedali e delle strutture pubbliche: vanno create le condizioni affinché i migliori infermieri ed i medici più esperti e qualificati in ciascun ramo rimangano a disposizione di tutti. Costringerli invece ad andarsene per poi richiamarli in emergenza come consulenti pagandoli il triplo è un giro vizioso che crea danno economico alle casse dello stato ed una inefficienza per i pazienti.
Il patrimonio umano è il bene più prezioso nel settore della sanità per cui occorre invertire quanto prima la rotta intrapresa, valorizzando adeguatamente i professionisti già operanti all’interno e li si coinvolga maggiormente nelle decisioni strategiche: le opinioni di chi opera direttamente sul campo sono le più importanti ed utili.
Assolutamente dovuto è responsabilizzare i vertici di Regione e Stato i quali devono rendere conto del loro operato, occorre remare tutti dalla stessa parte su una barca che sembra andare alla deriva: a tal proposito, come forza politica non possiamo che esprimere tutta la nostra preoccupazione legata ad una idea di sanità che con questo governo diventerà un bene di lusso e non più un diritto garantito dalla Costituzione.
La direzione attuale non va a favore del Settore Pubblico e a fari spenti si corre per depotenziarla, accarezzando nel frattempo il pelo agli imprenditori delle cliniche private, a cui vengono regalati due miliardi nei prossimi anni.
Continuare a percorrere la strada dei tagli in programma sulla sanità produrrà una ulteriore accelerata verso la privatizzazione di tutto il possibile, anche delle sale operatorie: una follìa davanti gli occhi di tutti.
Costerebbe molto meno assumere medici e infermieri ed investire in attrezzature efficienti ed invece si preferisce puntare su spese straordinarie, consulenze a spot e gettoni di presenza esorbitanti.
I cittadini pagano le tasse anche e soprattutto per essere curati in caso di bisogno ma soprattutto di essere trattati tutti adeguatamente e con pari diritti, senza dover ulteriormente mettere mano al portafoglio e a prescindere dal loro ceto sociale e possibilità economiche.
Massimo Cerruti