San Marzanotto non dimentica Aldo Mirate

Compagni di scuola, parenti e amici si sono riuniti ieri pomeriggio per un evento in suo ricordo

SAN MARZANOTTO – Ieri 6 novembre si è tenuta una cerimonia in ricordo dell’Avvocato Aldo Mirate, morto il 25 agosto. Dopo la messa officiata da monsignor Edo Cerrato, i compagni della scuola elementare, i parenti e i tanti amici hanno voluto ricordarlo nella sede della pro loco, alla presenza dei familiari e di alcuni colleghi dello studio.

San Marzanotto è il mio paese, anzi è il più bel paese del mondo”. Con queste parole Aldo Mirate ha sempre testimoniato il suo legame con il paese che lo ha visto nascere e crescere fino a 13 anni.
Da dietro al banco di scuole che fu dell’Avvocato, dai ricordi di Agnese, Mariangela, Federico, Franco, Flavia, Ornella, Mons. Edoardo, Carlo, Paolo e altri emerge il compagno d’infanzia e il “principe del foro”.

In tanti lo hanno ricordato così: “Aldo che in prima elementare è l’unico bambino che va a trovare Franco, operato agli occhi, e gli porta i biscotti. Aldo che mentre i compagni faticano a scrivere le prime due frasi di un tema aveva già riempito quattro pagine. Aldo che durante le passeggiate scolastiche spiegava fauna, flora, colture varie. Aldo con tutti 10 in pagella e un solo 9 di catechismo. Aldo che amava ridere e scherzare con i colleghi e i familiari ricordando i personaggi del paese e che ogni volta che incontrava uno di San Marzanotto si informava”.

Silvia Mirate ha ringraziato i partecipanti per il bel pomeriggio, dicendo: “Anche mio papà, che è sempre stato schivo verso le commemorazioni, si sarebbe trovato bene qui”.

Ai presenti ha detto: “Mio figlio Aurelio desidera sapere se Pulotu è poi tornato dal circo con le pulci, perché il nonno non è riuscito a finire la storia”. E ancora: “Conosco bene San Marzanotto perché sono cresciuta con le storie dei personaggi del paese raccontate da papà (Pulotu, Cichin manin-a ampestaia, Minoia, Ligudin, Ciciulini detto ‘r sindic, Capural, Galenu, Gildu che suonava le campane). Queste storie le racconterò a mio figlio”. Su richiesta, Silvia promette di registrarle per consegnarle al museo del territorio.

Silvia inoltre ha ricordato il momento in cui disse al padre di volersi sposare in chiesa: “Dopo un attimo di silenzio mi rispose di non aver mai pensato di dover accompagnare sua figlia all’altare”.

Dopo la consegna di alcuni documenti storici, tra cui una pergamena con la stampa di un articolo di Aldo Mirate su San Marzanotto e copia del certificato di battesimo, il piccolo nipote Aurelio non si è fatto scappare l’occasione di sedersi al posto che fu del nonno.

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