Di fronte allo stato di emergenza causato dal Coronavirus, il sistema Rotary Italia è intervenuto con un’azione comune, progettata e realizzata da tutti i Governatori italiani, chiamata “Prevention to defeat the Covid-19 Pandemic” che prevede la fornitura di gate con termo scanner, unità di triage specialistiche e attrezzature ad alto bio-contenimento.
In tempi estremamente rapidi, il Rotary International ha approvato e cofinanziato un intervento fortemente voluto dai 13 Distretti che riuniscono gli oltre 900 Rotary Club italiani: la fornitura di tecnologie medicali avanzate per il contrasto al coronavirus a 28 strutture sanitarie in prima linea.
Il Rotary Distretto 2032, che riunisce i Club delle Provincie piemontesi di Alessandria, Asti e Cuneo e della Liguria, ha scelto per la fornitura di queste attrezzature due strutture ospedaliere rappresentative del suo territorio e per il Piemonte, in particolare, ha selezionato l’Ospedale Cardinal Massaia di Asti. In Liguria invece la struttura scelta è l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova.
«Siamo convinti che un’azione sinergica, condivisa, che realizzi completamente le possibilità di connessione che ci dona il Rotary – afferma il Governatore del Distretto 2032 Ines Guatelli – sia la strada da seguire per raggiungere risultati migliori, più incisivi ed efficaci soprattutto in situazioni di estrema criticità, come quella attuale».
A ogni ospedale in tempi brevissimi sarà fornito un kit composto da due Gate con termo scanner, una “Covid Triage Unit” con telemedicina e una barella ad alto bio-contenimento per un valore di oltre 50 mila euro. Il kit consentirà di rilevare attraverso i gate la temperatura delle persone che accedono all’ospedale, per poi visitare i pazienti a rischio infettivo in cabine separate attraverso un sistema di telemedicina estremamente avanzato mantenendo i medici a distanza. I pazienti positivi potranno infine essere trasportati in totale sicurezza con l’ausilio di una barella ad alto bio-contenimento, sia in ambulanza che in elicottero o aereo, proteggendo gli operatori dall’esposizione ad agenti infettivi.
«Abbiamo condiviso da subito questo progetto con le Istituzioni locali – aggiunge Ines Guatelli – che lo hanno sostenuto ed apprezzato, aiutandoci ad individuare le strutture idonee a ricevere i kit da noi ordinati; ci auguriamo vivamente che attraverso presidi medici altamente innovativi, sia possibile lasciarci alle spalle rapidamente questa terribile esperienza».
Il progetto nazionale, dal valore complessivo di circa 1.3 milioni di euro, si unisce alla straordinaria mobilitazione dei Distretti e dei Rotary Club italiani che, in piena emergenza, sono riusciti a sostenere, attraverso la fornitura di attrezzature e servizi specialistici, la lotta al Covid-19 con interventi per 6.1 milioni di euro raggiungendo con questo nuovo intervento un totale di 7.4 milioni di euro.
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