Il laboratorio Gallino ha collaborato con l’Asl AT e con l’Asl To4 per lo sviluppo di un progetto sperimentale di ricerca legato al robot Pepper, un umanoide di circa 1 metro e 20 centimetri di altezza, e al suo possibile utilizzo nei percorsi di cura e di assistenza. Nel corso dell’incontro, Sandro Brignone, in collegamento dal Dipartimento di Computer Science dell’Università di Manchester, ha illustrato come Pepper possa essere di supporto all’attività sanitaria, ad esempio, proprio nella compilazione di una scheda anamnestica prima della somministrazione di un vaccino.
In aula c’era invece Nao, un umanoide di dimensioni più contenute (circa 60 centimetri), che è adatto all’interazione con i più piccoli, anche in ambito sanitario: con i bambini ospedalizzati, oppure con i bambini che presentano disturbi dello spettro autistico. Ricercatori e tirocinanti del Laboratorio, guidati da Silvia Palmieri, hanno invitato alcuni dei ragazzi a dialogare con Nao, e hanno messo a disposizione alcuni mini-robot da programmare.
Il progetto, che è comunque in una fase di pura ricerca e sperimentazione, si inserisce in una logica chiara: nei prossimi anni il compito degli umanoidi non sarà certo quello di sostituire medici o personale sanitario nei percorsi di cura (o insegnanti nei percorsi di educazione) ma di rappresentare sempre più un contributo valido e instancabile al lavoro degli uomini.