Una risposta riabilitativa all’incontinenza femminile: 21 pazienti inizieranno a giugno il trattamento al Cardinal Massaia

Un nuovo progetto promosso da Apistom Asti e personale Asl AT che vede il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti
Foto C.L.

ASTI – È stato presentato ieri pomeriggio, al “Centro di cura della Stomia e dell’Incontinenza” dell’ospedale Cardinal Massaia (2° piano), il Progetto “Una risposta riabilitativa all’incontinenza femminile”.

 

 

Grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti si avvia il progetto promosso da Apistom con personale Asl AT.

L’iniziativa è stata presentata dal presidente di Apistom Asti, Beppe Gatti, dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Mario Sacco e dal direttore generale dell’Asl AT Francesco Arena affiancato dall’equipe infermieristica e medica del “Centro stomie e incontinenza”.

Il presidente dell’Apistom di Asti, Giuseppe Gatti, ha spiegato: “Si tratta di un progetto volto a riabilitare 21 donne incontinenti. Sono pazienti attualmente già in lista d’attesa, che saranno contattate per iniziare il trattamento. Il progetto mira a dare una risposta e a ridurre la lista d’attesa, il tutto migliorando decisamente la vita delle persone”.

L’associazione ha investito nel progetto 3.300 euro, la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ha contribuito con altri 3.000 euro.

L’agenda partirà dal 5 giugno e si concluderà a marzo 2025. Saranno aperti spazi per il trattamento di queste donne nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, in fascia oraria pomeridiana, dalle ore 16 alle 18, al di fuori dell’orario di servizio (in cui si dà priorità a donne in post partum o in post operazione).

Tre professioniste, due infermiere e una fisioterapista, garantiranno i trattamenti di riabilitazione del pavimento pelvico delle donne.

L’incontinenza incide molto sulla qualità della vita delle donne, impatta sulla persona a livello emotivo e psicologico. È un disagio che si riscontra soprattutto sulla fascia d’età compresa tra i 60 e i 70 anni. Per ciascuna paziente presa in carico, il trattamento complessivamente prevede 10 sedute di un’ora nell’arco di due mesi. Si parla sempre di cronicità, non si risolve completamente il problema ma con il trattamento si migliora molto.

Il presidente dell’Apistom ha aggiunto: “Vorremmo presentare il progetto in Regione. Se si contrasta la cronicità o l’avanzare del problema, si risparmia inoltre sulla spesa dei pannoloni”.

Il “Centro di cura della Stomia e dell’Incontinenza” di Asti è uno dei più storici d’Italia, ha circa 20 anni. L’ambulatorio è punto di riferimento anche per pazienti che arrivano da fuori Asti.

Questo progetto riguarda le donne, ma ovviamente il servizio è rivolto anche agli uomini, soprattutto dopo un intervento di prostata.

Il direttore dell’Asl, Francesco Arena, ha ringraziato Apistom, la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e chi opera nel Centro. “Occorre sostituire due elettrostimolatori dell’ambulatorio, a settembre compiono venti anni – ha detto Arena -. Ci siamo rivolti nuovamente alla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti per ottenere un ulteriore contributo”.

La risposta del Presidente della Fondazione, Mario Sacco, non si è fatta attendere: “Prenderemo in grande considerazione questa richiesta”.

Articolato in 3 ambulatori multidisciplinari, il Centro dell’Asl AT, segue inoltre circa 400 pazienti astigiani stomizzati (che utilizzano in via temporanea o definitiva un sacchetto intestinale o urinario) e decine in arrivo da province del Piemonte e della Lombardia. Sono dedicate all’attività le infermiere ad alta specializzazione Valentina Durizzotto, Cristina Valle e Nadia Calosso e la fisioterapista Elena Marolo, che collaborano stabilmente con le equipe di Chirurgia, Fisiatria, Urologia e offrono consulenza, a chiamata, in tutti i reparti.

 

 

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