TORINO – È arrivata ieri la sentenza di primo grado. Sono 9 le condanne nel processo su “Rimborsopoli-bis”, il caso degli ex consiglieri regionali della Regione Piemonte accusati, durante la legislatura 2006-2010, di aver utilizzato impropriamente i fondi destinati al funzionamento dei gruppi consiliari.
Tra loro gli astigiani Luca Robotti (Comunisti italiani) a 2 anni e 6 mesi; Mariangela Cotto (Forza Italia) a 2 anni con sospensione pena.
“Conoscendo Mariangela e che cosa ha fatto in tutta la sua storia politica e sociale mi sento di dover esprimere le mie considerazioni su una situazione che considero grave ed ingiusta – dice Pierfranco Verrua -. Ingiustizia amplificata dalla Legge Severino e dalle obbligate dimissioni da un incarico di Assessore ai Servizi Sociali svolto con estremo rigore ed impegno”.
E ancora: “Conosco Mariangela da molto tempo, siamo su diverse posizioni politiche, ma riconosco in lei una persona che si è sempre dedicata alla nostra città e provincia, senza lesinare tempo, impegno e risorse (soprattutto personali). Negli anni ha portato avanti con entusiasmo e rigore numerose iniziative innovative, sempre nell’interesse della comunità”.
“Ecco perché questa sentenza appare oltremodo ingiusta e non rispecchia i principi di rigore e serietà che hanno sempre guidato e caratterizzato la sua azione politica ed amministrativa. La giustizia non ha, certamente, reso un buon servizio alla collettività, allontanare Mariangela dall’impegno Politico attivo per la città di Asti è un danno enorme. Considero questa condanna un segnale negativo per tutti coloro che intendono l’azione politica come impegno attivo al servizio della comunità”, conclude Verrua.
Oggi sono in arrivo le dimissioni di Mariangela Cotto da assessore alle Politiche Sociali e Sanità della Giunta Rasero.