ASTI – Per una volta si può legittimamente affermare che, almeno in campo editoriale, Davide batte Golia. Infatti, con ordinanza emessa il 14 maggio scorso, il Tribunale ordinario di Torino, chiamato a dirimere una controversia che vedeva contrapposti la Casa Editoriale astigiana Scritturapura e l’editore romano Fazi, ha accolto le ragioni dell’editore astigiano.
Ordinando a Fazi di rimuovere l’offerta di vendita di “La Madonna col cappotto di pelliccia”, romanzo di Sabahattin Ali da tutti i portali su cui è stata inserita. Inibendo altresì a Fazi editore la possibilità di pubblicizzare e commercializzare l’opera in qualsiasi modo e su qualsiasi piattaforma.
Nel 2015 il libro, bestseller in Turchia e in diversi altri Paesi, era stato pubblicato per la prima volta in Italia proprio dalla piccola casa editrice indipendente astigiana. I diritti di pubblicazione sul volume, inoltre, scadranno alla fine del 2018, diventando conseguentemente liberi dal primo gennaio 2019, compiendosi il settantesimo anniversario del decesso dell’autore.
Ciò nonostante, sul finire dello scorso anno, l’editore romano Fazi aveva annunciato per lo scorso mese di febbraio la pubblicazione di una propria edizione del romanzo, da diffondere in libreria, sulle principali piattaforme on line e in formato e-Book, pubblicizzando l’iniziativa sui social network e attraverso ufficio stampa. Annuncio in seguito al quale Scritturapura aveva presentato una diffida legale, invitando Fazi a non commercializzare l’opera e a pubblicare rettifica attraverso gli stessi mezzi usati per il lancio del libro (ovvero il sito Fazi.it e le principali piattaforme social).
Resta ancora aperta, sempre sul fronte giudiziario, la querela per diffamazione presentata da Scrtturapura nei confronti dell’editore romano poiché, in alcune dichiarazioni riportate dall’Ansa, si affermava che il libro era introvabile e che poteva sorgere il dubbio che vi fosse l’intenzione di nasconderlo per ragioni politiche.
Scritturapura ha pertanto chiesto di rettificare anche questo punto, sottolineando il proprio impegno nelle battaglie per la libertà di opinione, in Turchia come altrove. A sostegno di questo impegno, l’editore astigiano ha portato come propria ospite al recente Salone del Libro di Torino la scrittrice e giornalista turca Perihan Magden.