Un riconoscimento economico ai dipendenti della Saclà

La società ha deciso di erogare il premio a ogni persona che ha garantito la sua presenza in azienda nonostante le mille difficoltà

Da circa due mesi l’Italia sta attraversando uno dei più brutti momenti di sempre. Sono orgoglioso di esprimere apprezzamento e gratitudine a tutti voi per l’impegno e l’attaccamento all’azienda con cui state affrontando questo periodo. Se l’azienda non si è mai fermata, è anche grazie al vostro senso di responsabilità. A tal proposito, la società ha deciso di riconoscere un premio a ogni persona che ha garantito, nonostante le difficoltà, la sua presenza in azienda. Tutti uniti riusciremo a superare queste terribili avversità. Ringrazio voi e le vostre famiglie.

Lorenzo Ercole

Con questa lettera il Presidente della Saclà Lorenzo Ercole ha comunicato l’assegnazione di un riconoscimento economico ai dipendenti che, nella fase più acuta determinata dall’emergenza Coronavirus, hanno dato la loro disponibilità al lavoro in azienda, indispensabile per la produzione.

Questo perché alcune fasi di lavorazione non possono prescindere dalla presenza fisica di personale. Un gesto che rientra a pieno titolo nella filosofia Saclà, che gli scorsi mesi era risultata, da un’indagine, fra le più attente allo stato di benessere e alla qualità delle condizioni di lavoro dei dipendenti.

Al premio, già erogato a inizio aprile, si aggiungono altre azioni mirate a dare un contributo alla serenità familiare dei dipendenti, come quella della fornitura gratuita di mascherine Cofra lavabili e riutilizzabili, in tessuto cotone 100% all’interno e idrorepellente all’esterno, per tutti gli addetti.

«L’iniziativa ha un duplice obiettivo: da un lato continuare la fase di prevenzione e tutela verso tutti i dipendenti che stanno lavorando in azienda e, dall’altro, quello di facilitarli, vista l’obbligatorietà, nell’avere a disposizione le mascherine nella vita personale».

Uno spirito di attenzione alle necessità sociali e sanitarie che Saclà ha declinato anche nella decisione di donare apparecchiature medicali all’ospedale di Asti.

Tutto questo rientra nel quadro di un’azienda che, lavorando per la filiera alimentare, non si è fermata nemmeno nelle fasi più drammatiche della pandemia, anche e soprattutto grazie a una visione generale in grado di anticipare le problematiche più acute che si sono presentate nel corso di questi mesi.

Saclà ha infatti limitato al massimo l’accesso in azienda di esterni e programmato immediatamente il lavoro a distanza per dirigenti e personale amministrativo, fornendo a tutti e per tempo pc e telefoni cellulari.

«Abbiamo giocato d’anticipo per garantire il lavoro, la sicurezza, le commesse e la salubrità del prodotto, anche in un’ottica di rassicurazione dei consumatori – dice Chiara Ercole, Amministratore Delegato di SaclàLe riserve dovute al timore del virus erano comprensibili e nemmeno erano stati promessi incentivi economici. La risposta collettiva dei dipendenti è invece stata ottima, segno di un forte senso civico e di attaccamento all’azienda».

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