ASTI – Il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Loretta Bologna hanno ricevuto in Municipio Isabella Adinolfi, Miriam La Matina, Gaia Mussa e Anna Rosso, le quattro studentesse universitarie astigiane che hanno recentemente rappresentato l’Europa nel contest “Geneva Challenge”, organizzato e promosso dal Graduate Institute Geneva.
Tra i 5 progetti finalisti, che sono stati suddivisi per continente, le astigiane si sono classificate al terzo posto.
“Il nostro team ha elaborato un progetto dal nome ARDE’ – ha spiegato Isabella Adinolfi – che deriva dal piemontese ridare, e mira allo sviluppo di una piattaforma/app tramite la quale promuovere lo sviluppo del food delivery ecosostenibile”.
La finalità è quella di sostituire i classici imballaggi di plastica (piatti/bicchieri/posate) con dei contenitori in acciaio inossidabile, riutilizzabili secondo il modello del “vuoto a rendere”. Più precisamente, il rider, al momento della consegna, lascia il contenitore con il cibo ordinato e riprende quello già utilizzato e sciacquato dal cliente, che verrà poi igienizzato dal ristoratore.
Un progetto questo ancora sulla carta ma elaborato in modo analitico e con la metodologia di sviluppo delle start up, così che laddove qualche investitore volesse scommettere su questa idea green, Ardè potrebbe diventare realtà.
“Siamo orgogliosi – hanno detto il sindaco e l’assessore – non solo che le 4 giovani studentesse abbiano rappresentato Asti a una competizione così importante a cui partecipano giovani provenienti dalle migliori università, ma soprattutto che si siano distinte con un progetto che potrà migliorare la sostenibilità ambientale”.