I quadri, costituiti non solo da tele, ma anche dall’accostamento di tele e pannelli di forma particolare, spaziano dai vigneti, colti in vari periodi dell’anno ed espressione del territorio culturale del Monferrato, alle rappresentazioni di Asti quali la chiesa di Viatosto, la collegiata di San Secondo, le immagini di corso Alfieri e degli sbandieratori del Palio.
I dipinti di alberi sotto la neve e di colorate fioriture primaverili si legano alle realistiche immagini di un vivace mercato, di una barca, di un pescatore che offre il pesce, sequenze pittoriche che sembrano uscire dalle tele per coinvolgere e suscitare emozioni nell’osservatore.
Realizzazioni raffinate a ricamo d’Assia (dall’omonima regione della Germania), a Broderie de Suisse su vivaci tele a quadretti, a cuscini e quadri creati secondo le tecniche del ricamo Hardanger e Crewel, rispettivamente di origine norvegese e inglese insieme a tovaglie, canovacci, americani e copertine per libri a “punto Crivo” e al più noto “punto Croce” completano l’arredamento della mostra.
Le numerose e generose offerte lasciate in cambio di altrettanti piccoli capolavori realizzati gratuitamente dalle ricamatrici hanno permesso di devolvere un prezioso contributo alla sezione territoriale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Asti.
Dice il gruppo del Lions Club Storici, Artisti e Presepisti d’Asti: “Ancora un sentito ringraziamento all’artista Paolo Viola che ha messo a disposizione il suo Atelier per la realizzazione del connubio tra due forme artistiche diverse, ma entrambe splendide e complementari”.