Ricambio generazionale: la Regione stanzia 750 mila euro per favorire il rilancio d’impresa

PIEMONTE – L’assessore al lavoro e formazione professionale della Regione Piemonte crede  che investire nel ricambio generazionale e nell’innovazione sia fondamentale per il rilancio delle imprese mettendo a disposizione del tessuto economico risorse e strumenti concreti e non misure assistenzialiste. Il provvedimento regionale sostiene la creazione d’impresa “salvando” così le aziende (a conduzione familiare e non) garantendone la continuità attraverso le giovani generazioni: 750 mila euro sono i fondi stanziati. Secondo l’assessore molte delle eccellenze del Made in Italy condividono dei tratti comuni peculiari, tra cui la componente familiare e sono proprio queste ultime che vincono sulla scena internazionale perché difendono i valori legati alla storia e alla tradizione dei territori. Con la crisi il meccanismo del ricambio generazionale si è interrotto, mettendo a rischio sia la perdita di competenze e di eccellenza: in Piemonte la Regione crede nel ricambio generazionale e dedica una misura ad hoc dedicata alle imprese per accompagnarle verso un rilancio e non verso una chiusura.

L’ORGANIZZAZIONE
Sarà in capo a Finpiemonte, che già si occupa di sostegno finanziario a favore di lavoratori autonomi ed imprese nate nell’ambito del programma MIP-Mettersi in proprio. La Regione ha individuato i 6 operatori in tutto il Piemonte (escluso il territorio della Città metropolitana di Torino, di competenza dell’Ente stesso) che hanno risposto al bando regionale per fornire servizi ex ante, finalizzati al ricambio generazionale nella gestione di un’attività. I particolare, nell’ambito territoriale di Alessandria-Asti, Izi spa e Soges spa; nella provincia di Cuneo, Codex società cooperativa e Istituto per il Commercio di Cuneo; per l’ambito territoriale delle province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, Comtur Vercellese Servizi, Confartigianato Servizi Piemonte Orientrale e Soges spa. Sono più di 800 mila i contributi regionali concessi agli operatori per realizzare i servizi da fornire ai neo- imprenditori.

I DESTINATARI
La misura è rivolta a chi intenda subentrare al titolare di un’impresa gestita da un proprio congiunto o per rilevare un’attività, se in possesso delle competenze necessarie o se è stato alle dipendenze di quell’impresa negli ultimi 5 anni. In particolare, nel caso di trasferimento “intra famiglia”, il neo imprenditore che vuole accedere al contributo deve avere un legame di parentela di primo o secondo grado in linea retta o collaterale con l’imprenditore cedente (padre o madre, nonno e nonna, zio o zia). Nel caso di una società, è sufficiente il legame di parentela con uno dei soci, mentre nel caso di una S.A.S. l’accesso al contributo è limitato ai soli figli e nipoti del socio accomandatario. Nel caso di trasferimento “extra famiglia”, il neo imprenditore deve essere interessato ad acquisire un’attività preesistente, possedere adeguate competenze, documentando la propria professionalità come dipendente in altra impresa dello stesso ambito oppure come imprenditore di un’impresa cessata che ha operato nello stesso settore di attività per almeno 5 anni.

COME SI SVILUPPA IL PROGETTO
Nell’ambito del Programma Mip – Mettersi in proprio, gli aspiranti imprenditori che intendono subentrare a un titolare o rilevare un’attività potranno rivolgersi a sportelli dedicati e venire in contatto con esperti di imprenditorialità individuati dalla Regione, che li guideranno sia nell’analisi dell’idea imprenditoriale dal punto di vista della fattibilità, sia nell’attività di matching tra acquirente e cedente. Il percorso prevede la presa in carico del soggetto acquirente, il supporto alla definizione del progetto nelle sue diverse articolazioni e la consulenza per l’avvio dell’attività, con particolare riguardo all’analisi delle problematiche burocratiche, fiscali e finanziarie collegate all’acquisto di un’azienda.

I CONTRIBUTI
E’ previsto un contributo calcolato in relazione al valore del trasferimento d’azienda:
• € 5.000 per trasferimenti di azienda di valore compreso fra 10.000,00 e 29.999,99 euro;
• € 6.000 per trasferimenti di azienda di valore compreso fra 10.000,00 e 29.999,99 euro a favore di:
1. imprese a conduzione femminile o a prevalente partecipazione femminile,
2. imprese a conduzione di giovani tra i 18 e i 40 anni o a prevalente partecipazione di giovani;
• € 10.000 per trasferimenti di azienda di valore pari o superiori a 30.000 euro;
• € 11.000 per trasferimenti di azienda di valore pari o superiori a 30.000 euro a favore di:
1. imprese a conduzione femminile o a prevalente partecipazione femminile;
2. imprese a conduzione di giovani tra i 18 e i 40 anni o a prevalente partecipazione di giovani.

Il sostegno finanziario è destinato a imprese individuali o società (comprese società a responsabilità limitata e società a responsabilità limitata semplificata), nate dai servizi ex ante a sostegno della creazione d’impresa finalizzati al trasferimento d’impresa (ricambio generazionale), di nuova costituzione e che presentino domanda fino a esaurimento delle risorse disponibili (comunque non oltre il 31 dicembre 2022).

COME FARE PER ACCEDERE AI SERVIZI
Chi è interessato deve rivolgersi agli sportelli attivati nell’ambito del Programma Mip-Mettersi in proprio, diffusi in tutto il territorio piemontese, che offrono servizi di consulenza e di assistenza personalizzata, per la definizione del progetto d’impresa e del business plan. Per saperne di più, consultare il sito web https://mettersinproprio.it/

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