Come sta l’ambiente in Piemonte? Sono quattro le grandi tematiche – clima, aria, acqua e territorio– declinate attraverso gli indicatori, che “fotografano” il suo stato di salute nella nostra regione e che, nel complesso, costituiscono il report della Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Piemonte, presentata questa mattina alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati, che ha introdotto i lavori, del direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto, e del direttore Ambiente, Energia e Territorio di Regione Piemonte, Stefania Crotta.
Filo conduttore è il tema della sostenibilità con riferimento agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite.
“Stiamo vivendo un’emergenza climatica e gli effetti si sentono sulla nostra pelle – ha esordito l’assessore regionale all’Ambiente. I dati relativi allo stato dell’ambiente in Piemonte mostrano una tendenza positiva, sebbene occorra tener presente che i risultati delle politiche ambientali non si vedono nell’immediato ma nel corso degli anni. Per quanto riguarda la qualità dell’aria, la tendenza mette in evidenza la possibilità del raggiungimento a breve degli obiettivi”.
E ancora: “Negli ultimi due-tre anni Regione Piemonte ha posto in essere molte strategie: a partire dall’aggiornamento del Piano tutela delle acque e dal Piano Energetico Ambientale, fermi da anni e, per quanto riguarda in modo particolare il piano energetico, si tratta di uno strumento per raggiungere il più possibile l’autonomia energetica. Continua il lavoro per arrivare a soluzioni tecnologiche che permetteranno di raggiungere gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 e dalla Strategia per lo Sviluppo Sostenibile del Piemonte. La transizione ecologica è un percorso lungo e costoso per il quale la ricerca e l’innovazione giocheranno un ruolo cruciale perché la sostenibilità ambientale non può prescindere da quella sociale ed economica. In campo ci sono moltissime risorse e moltissime azioni da intraprendere, ha concluso: si sta avviando il percorso, ma tutto deve passare anche attraverso un cambio di passo culturale, di accompagnare nella transizione ecologica cittadini e imprese”.
“Quest’anno, ancora più di altri anni – conferma il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto – il cambiamento climatico sta influenzando tutti gli elementi. 111 giorni consecutivi senza pioggia, e la continua carenza di precipitazioni, hanno avuto e hanno ancora ripercussioni su aria, acqua e territorio. I bacini scarseggiano di acqua, il suolo è secco e l’agricoltura ne risente pesantemente, così come l’aria. Arpa Piemonte presenta i dati che arrivano da studi, monitoraggi, analisi, controlli, verifiche e validazioni. Ma non si ferma. Con le nuove competenze sulla ricerca ha iniziato a correlare tutte le matrici ambientali per poter dare elementi, risposte e proposte tecniche puntuali per continuare, sempre più efficacemente, a proteggere l’ambiente”.
Cosa fanno le Istituzioni per la tutela dell’ambiente? Alcune risposte qui