Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni del Partito Socialista Italiano PSI sul Reddito di Cittadinanza
La federazione astigiana del PSI intende esprimere la propria preoccupazione sui nascenti fenomeni di tensione sociale scaturiti dal messaggio ricevuto da circa 170.000 persone (circa 4000 nella nostra città) fruitori del Reddito di Cittadinanza. Uno scarno comunicato inoltrato con SMS, indicava che a partire da agosto tale beneficio non sarebbe più stato erogato in quanto sospeso, invitando il percettore della misura economica a rimanere in attesa di un’eventuale presa in carico del soggetto da parte dei servizi sociali. Pur rimanendo della nostra idea che il RdC è strumento economico-sociale perfettibile che andrebbe rivisto per impedire il sorgere di storture e truffe che si sono rese evidenti sin dal suo avvio, e che avrebbe dovuto viaggiare parallelamente ad una riforma concreta delle politiche e del mercato del lavoro, consideriamo modalità e tempi della sua abolizione uno sbaglio enorme sul piano sociale. Gli anni appena trascorsi tra pandemia e conflitto russo-ucraino hanno generato divari economico e sociali legati a perdita di posti di lavoro, costo delle materie prime, salite vertiginose delle tariffe luce e gas, oltre a un’inflazione galoppante capace di erodere il potere d’acquisto della popolazione; pertanto ricordiamoci che senza tale integrazione reddituale saremmo già incappati in tensioni sociali difficilmente controllabili.
Il RdC ha quindi permesso alle fasce più deboli e svantaggiate di poter far fronte (in un periodo storico non ancora concluso) ai bisogni primari quotidiani. In conclusione, demandare ai Servizi sociali dei singoli Comuni la gestione della situazione dei soggetti coinvolti ci appare una scelta politica dettata dalla necessità di mettere in atto l’ennesimo spot elettorale, senza curarsi dei disagi già apprezzabili nel breve periodo. Pertanto la federazione astigiana del Psi chiede alla persona dell’assessore della Politiche Sociali, dott.sa Zollo, quali iniziative pratiche ed economiche intende porre in atto, e quali attori legati al sociale ed al mondo del lavoro intende coinvolgere per evitare che la nostra città debba affrontare l’ennesima questione sociale nel prossimo autunno.
Partito Socialista Italiano federazione di Asti