La visione 3.0 dell’Ente Parchi: il Parco divertimento. Un RAVE nel SIC QUANDO?
E così l’Ente Parchi ha autorizzato il passaggio nell’area protetta del SIC del rally.
Una ventata d’aria fresca e polveri sottili, condita da rumore, invece del solito silenzio interrotto dai versi dei rapaci notturni, una visione moderna di tutela delle aree protette.
Si va dai resort ai limiti del parco di Valle Andona al rally nel SIC.
Finalmente la modernità, il futurismo irrompe in quella “Noiosa” fruizione dei parchi e delle aree protette fatta da salutisti, esperti di botanica, camminatori, amanti della bellezza, del silenzio e degli ecosistemi, addirittura gente che abbraccia gli alberi…
Un passo nuovo, il rombante suono dei motori, le gomme performanti che mettono alla prova asfalto e fragilità della natura, proprio in un SIC.
Quale posto migliore dove mettere di fronte Uomo e Natura che una riserva, è il nuovo moderno e antico modo di sfidare la natura, l’antica sfida tra uomo e natura raccontata in tanti romanzi e film, “In to the wild”!
Perché farlo passare altrove dove la natura non è protetta… meglio accentuare la sfida tra le aree protette e il progresso costituito dal motore a scoppio.
Molti cittadini, soprattutto della zona di Monbarone e Val Molina, hanno espresso lamentele sia rispetto a prove preliminari che ci dicono si stiano effettuando in zona e che in genere vengono fatte nei giorni precedenti, sia al fatto che il Rally transiterà nel SIC.
L’ente parchi ha risposto in modo moderno, perché il SIC e le riserve mica possono essere ostaggio di ecologisti, scoiattoli, uccelli di varie specie, scordandoci che siamo nel 2022 e ha dato parere favorevole.
La Valutazione di Incidenza Ambientale andava presentata dagli organizzatori all’ente Parchi. Quest’ultimo poteva ritenerla congrua o meno, per lo svolgimento di suddetta manifestazione in un’area protetta, di certo l’ente parchi avrà valutato l’incidenza ambientale. In fondo fa più rumore un Cinghiale o una 4×4, grida di più un motore di una Lancia Stratos che entra in coppia o un barbagianni in amore, e i cinghiali sono o non sono più potenti di una delta integrale, il Picchio non è più martellante del motore di una audi quattro?
Questa è una svolta futurista dell’ente parchi, non possono essere solo cattedrali di alberi le riserve, ma diventino cattedrali di divertimento, discoteche labirinto, labirinti dove sfrecciano i motori….
E per questo chiediamo: a quando un Rave nelle aree protette, con scoiattoli in pista, gufi in disparte, civette sui cubi (ops alberi), cinghiali che pogano e il presidente dell’Ente Parchi alla console?
Mario Malandrone, consigliere comunale Ambiente Asti