ASTI – Quattro nuovi ecografi incrementano la dotazione tecnologica a disposizione dell’Ospedale Cardinal Massaia. Le strumentazioni sono destinate a potenziare e supportare l’attività di diversi reparti della struttura e rientrano nel piano di innovazione delle apparecchiature mediche in corso nell’Asl AT, sia sull’ospedale che sul territorio.
Due ecografi di alta fascia sono stati ottenuti attraverso gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza:
– il primo è destinato alla Cardiologia, si tratta un ecotomografo cardiologico 3D, dotato di sonde, per un valore complessivo di 78mila euro. Il macchinario è arrivato da un paio di settimane ed è già utilizzato dagli operatori del reparto;
– il secondo è un ecotomografo multidisciplinare per area medica e diagnostica radiologica, con sonde e accessori per un valore di 47mila euro. È già stato ordinato, la consegna è prevista a breve.
Si tratta della prima acquisizione concreta nel quadro del Pnrr, che per la sanità astigiana prevede un investimento di quasi 7 milioni di euro solo per le attrezzature mediche e di 36 milioni di euro nel suo complesso, fra interventi edili e ammodernamento tecnologico e digitale.
Sono entrambi già in uso gli altri due ecotomografi acquistati nell’ambito nel potenziamento e nella riorganizzazione dei reparti di Rianimazione e di Medicina interna effettuata negli ultimi mesi. Si tratta di:
– un ecografo per Medicina interna, dotato di sonde e accessori;
– un ecografo per Terapia intensiva e Rianimazione, dotato di sonde e accessori.
In questo caso l’investimento è di 46mila euro.
“Come avevamo annunciato, proseguiamo nel percorso di rinnovamento tecnologico delle attrezzature con l’acquisizione di nuove strumentazioni, per rafforzare i servizi offerti e sostenere l’attività dei nostri professionisti – commenta il Direttore generale Asl AT Flavio Boraso -. Stiamo continuando a lavorare in questa direzione: è attesa nelle prossime settimane la consegna di altre apparecchiature, che andranno a migliorare in particolare la dotazione della sanità territoriale”.