Quando alla Waya si producevano bombe: lo scatto di Ecclesia e la bandiera della pace sulla copertina di Astigiani

La rivista sarà presentata il 19 marzo nel Salone del Palazzo della Provincia

ASTI – Il nuovo numero della rivista Astigiani (il 38°) sarà presentato il 19 marzo, dalle ore 18, al salone del palazzo della Provincia di piazza Alfieri.

La foto di copertina di questo nostro Astigiani merita una riflessione in più”, scrive il direttore Sergio Miravalle nell’editoriale. È stata scattata da Umberto Ecclesia nel 1933 e immortala un momento di lavoro dentro la grande fabbrica della Way Assauto. Lo scatto fa parte della serie che il grande fotografo dedicò alle attività industriali astigiane. Le operaie sedute ai lunghi tavoloni, i loro sguardi, le mani, gli oggetti metallici che stanno confezionando. Non ci sono sorrisi, non è una foto ricordo. Al centro dell’inquadratura si scorge un militare. Che cosa ci faceva un militare in divisa alla Way Assauto tra operaie e operai? In quegli anni la Waya produceva per il Ministero della Guerra spolette per bombe e altri particolari ad uso bellico. Sarebbe arrivata la guerra civile spagnola, l’Etiopia e poi la voragine della Seconda Guerra Mondiale.

Questa foto arricchisce lo straordinario patrimonio di immagini raccolte nella mostra dedicata ai Grandi fotografi astigiani, ai quali la rivista dedica un’ampia carrellata.

Abbiamo voluto mettere in copertina anche la bandiera della pace contro tutte le guerre di ieri e di oggi – commentano ad Astigiani – così come l’abbiamo idealmente issata sul prato a Viatosto che vedrà nascere il Bosco degli Astigiani”. Durante la presentazione ci sarà anche un momento di solidarietà con il popolo ucraino.

Il sommario di Astigiani è come sempre vario e ricco. La rivista racconta delle sette volte in cui Presidenti della Repubblica sono venuti in visita ufficiale: tempi, occasioni e motivi diversi sperando che, in questo secondo settennato, si creino le condizioni politiche e culturali per poter invitare il presidente Mattarella. La rivista intraprende un viaggio nelle paure della siccità. Sapevate che ad Asti c’è un “santo dell’acqua”?  Sarà anche ripercorsa la storia della magnifica Certosa di Valmanera e verrà data luce alla figura di un nicese al quale si deve lo sviluppo della rete ferroviaria piemontese e italiana.

E ancora, l’invito di Astigiani a essere “Superottimisti”: sarà presentato il progetto di raccolta e digitalizzazione dei filmini di famiglia girati con i vecchi Super 8. Quel film di famiglia in pellicole che possono nascondere tesori di memoria collettiva.

Astigiani è in vendita a 7 euro nelle principali edicole di Asti e provincia. Gli abbonati la riceveranno a casa o possono ritirarla nella sede di via San Martino 2 (in corso Alfieri, davanti a palazzo Mazzetti), aperta il martedì, giovedì e sabato dalle 16,30 alle 18,30.

Gli autori dei servizi e delle rubriche sono:

Edoardo Angelino, Manuela Caracciolo, Davide Chicarella, Marida Faussone, Roberta Favrin, Paola Gho e Giovanni Ruffa, Donatella Gnetti, Piercarlo Grimaldi, Fulvio Lavina, Sergio Miravalle, Paolo Monticone, Giulio Morra, Fiammetta Mussio, Daniela Nebiolo, Gianluigi Porro, Fulvio Romano, Alessandro e Pippo Sacco, Giancarlo Sattanino, Carla Forno e Piero Fassi.

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