Quagliotti (Cgil Asti): “La riapertura del PPI di Nizza annuncia l’avvio della campagna elettorale per le regionali”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Luca Quagliotti, Segretario Generale della Cgil di Asti

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Luca Quagliotti, Segretario Generale della Cgil di Asti

 

A Nizza Monferrato torna la campagna elettorale. Come potremmo infatti definire, se non come antipasto della campagna elettorale per le regionali, la riapertura per 12 ore del PPI di Nizza? Si tratta di un deja vu della campagna elettore per le elezioni amministrative di Nizza: già all’epoca il PPI venne aperto 12 ore per essere poi nuovamente chiuso dopo il voto.

A noi pare evidente che si tratta di un’apertura a cui il Direttore Generale dell’ASL di Asti è stato costretto dalle pressioni della politica.

È altrettanto evidente che quell’accordo preveda rischi per la cittadinanza, perché i cittadini potrebbero trovarsi ad accedere al Punto di primo intervento in orari in cui non c’è il medico, uscito per svolgere il suo lavoro sul 118.

Non è così che si rilancia la sanità pubblica. Così si mettono solo a rischio ulteriormente le vite delle persone, oltre alla salute e all’integrità degli operatori.

Noi consideriamo altamente la professione infermieristica, ma un PPI deve avere anche la presenza di un medico: con l’accordo trovato si rischia invece di avere per diverse ore nel corso di una giornata la presenza dei soli infermieri, perché il medico è, nel contempo, impegnato sull’ambulanza.

Se, a causa della carenza di personale, non si possono fare bene le cose allora è meglio non farle. Non si può dare alla cittadinanza una parvenza di sicurezza sanitaria rischiando in realtà di non fornire loro le risposte necessarie.

Chiediamo che le campagne elettorali restino fuori dalla gestione della sanità.

Pensiamo sia necessario aprire il PPI di Nizza h24, perché può avere, con un’organizzazione ottimale, tutte le caratteristiche per offrire le giuste risposte ai cittadini.

Sappiamo che non è un Pronto Soccorso, ne siamo consapevoli.

Così come siamo consapevoli del fatto che a Nizza non abbiamo tutte le specialità necessarie per garantire ai cittadini che si recano in PPI una risposta immediata. Però non ci prendano in giro. Perché la domanda è: quando lo richiuderanno? Non appena sarà terminata anche questa nuova consultazione elettorale?

Vorremmo inoltre sapere cosa sta capitando al nuovo ospedale della Valle Belbo: passando davanti al cantiere come comuni cittadini non vediamo un movimento tale di operai che indichi un’apertura nei tempi annunciati. Resta poi sempre sul tavolo il tema legato a cosa verrà messo dentro. Una politica seria dovrebbe occuparsi di come gestire la tutela della salute e non solo di come gestire le campagne elettorali.

Luca Quagliotti

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