Il protocollo si inserisce tra le iniziative camerali in materia di tutela e regolazione del mercato e si sviluppa nell’ambito del progetto “Clara condicio” avviato anni fa dalla ex Camera di commercio di Alessandria con l’intento di promuovere la trasparenza nelle intermediazioni immobiliari, creando uno strumento per tutelare gli utenti contro il possibile inserimento di clausole vessatorie nei contratti-tipo e contro il rischio di affidarsi, in buona fede, ad un agente irregolare non abilitato all’esercizio dell’attività professionale.
“Se da un lato risulta difficile mettere nero su bianco numeri statisticamente attendibili sull’abusivismo, dall’altro è evidente come il fenomeno sia ormai molto oltre i livelli di guardia ed investe, coinvolge e danneggia tutto il settore” dichiara il Presidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti Gian Paolo Coscia. “La legalità, oltre ad essere principio fondamentale di ogni ordinamento democratico, costituisce un presupposto imprescindibile per il corretto sviluppo dei sistemi economici. Da questo punto di vista le politiche per la legalità si pongono non solo come elemento di sostegno alla coesione sociale della comunità, ma anche come fattore e condizione per un ordinato e corretto svolgimento delle relazioni economiche” precisa ancora il Presidente.
“Clara Condicio, pur mantenendo la sua ratio originaria, può diventare oggi, grazie anche al rafforzamento – ad opera del D.lgs. 219/2016 di riforma del sistema camerale – delle funzioni delle CCIAA in tema di vigilanza sul mercato e di promozione di regole certe ed eque che favoriscano la trasparenza delle pratiche commerciali e la correttezza dei comportamenti degli operatori, un progetto di più ampio respiro che può comprendere diverse iniziative orientate al perseguimento del comune fine della trasparenza e della valorizzazione del settore”.
Il Protocollo di intesa prevede l’impegno dei sottoscrittori a collaborare per la progettazione e l’attuazione di iniziative con l’obiettivo di perseguire una più efficace azione di promozione della trasparenza e di contrasto all’abusivismo e alle irregolarità o scorrettezze nello svolgimento dell’attività di intermediazione immobiliare, l’impegno da parte delle Associazioni del settore immobiliare e di quelle dei consumatori firmatarie a indirizzare alla Camera di commercio di Alessandria-Asti le segnalazioni ricevute, concernenti episodi di presunto abusivismo e/o di irregolarità rilevate nell’ambito della intermediazione immobiliare, la promozione e diffusione presso gli utenti del servizio di tutela reso dalla Camera di commercio di Alessandria-Asti e dalle Associazioni del settore immobiliare, l’organizzazione di eventi di pubblico interesse afferenti al tema in parola, l’organizzazione di momenti di formazione e aggiornamento specifici nell’ambito dell’abusivismo, dell’informativa preventiva e della privacy con riguardo alle modalità con le quali si esplica, nel rispetto della normativa vigente, l’attività di mediatore immobiliare.
In tal senso è opportuno precisare che la normativa prevede l’obbligo per coloro i quali aspirano a svolgere l’attività di agente di affari in mediazione immobiliare di partecipare ad un percorso di formazione stabilito nelle sue linee guida dalla Regione, al termine del quale è previsto uno specifico esame presso la Camera di Commercio. L’esame è volto a verificare e, con il suo superamento, a certificare, le conoscenze giuridiche e tecniche specifiche della materia immobiliare. Il candidato con tale certificazione deve quindi iscriversi al Registro delle Imprese dichiarando il possesso di tale requisito professionale insieme a quelli personali e morali previsti dalla normativa di settore (Legge 39/1989 DM 27/10/2011). L’Ente camerale è inoltre chiamato a svolgere un’azione sanzionatoria (disciplinare e amministrativa) in capo ai soggetti che, sebbene regolarmente iscritti violino specifiche disposizioni previste dalla citata normativa, nonché a collaborare con gli enti del territorio, come nel caso del protocollo Clara Condicio, per l’emersione di coloro i quali operino senza alcun rispetto delle norme di settore e pertanto in maniera abusiva. La Camera assicura quindi, ora e nei prossimi anni, il massimo dell’impegno in materia. Il Consiglio, nel documento di programmazione delle attività del quinquennio 2020-2025, ha infatti già inserito tra le priorità “le azioni per la regolazione del mercato e la tutela dei consumatori, anche in tema di lotta alla contraffazione, salvaguardia della legalità e valorizzazione/tracciabilità dei prodotti”.
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