Pronto Soccorso, l’assessore regionale alla Sanità Riboldi oggi ad Asti per esprimere solidarietà agli operatori sanitari dopo il grave episodio di domenica

L’impegno delle Istituzioni per trovare soluzioni immediate: “Lavoreremo per fare in modo che i nostri operatori non siano mai più soli”

ASTI – Dopo il grave episodio accaduto domenica pomeriggio al Pronto Soccorso del Cardinal Massaia, dove i parenti di un ragazzino hanno insultato medici e infermieri oltre a danneggiare porte e strumenti sanitari, l‘assessore alla Sanità della Regione Federico Riboldi è venuto personalmente ad Asti per esprimere solidarietà agli operatori. Con lui, erano presenti il consigliere regionale Sergio Ebarnabo, il sindaco di Asti Maurizio Rasero e l’assessore comunale alla Sicurezza Luigi Giacomini.

Un fatto grave che merita una ferma condanna”. Così l‘assessore Riboldi, che nell’occasione ha già comunicato di aver chiesto l’istituzione di un tavolo in Prefettura con le forze dell’ordine per la prossima settimana.

L’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi. Foto C.L.

Ho voluto essere qui oggi nella maniera più tempestiva possibile – ha detto Riboldi – innanzitutto per esprimere solidarietà ai colleghi della sanità piemontese aggrediti. Non si tratta del primo episodio che si verifica nella struttura, e questo è ancora più grave.  Abbiamo un problema concreto nell’ospedalità piemontese, che si accentua in alcune aree, dove esiste un’intemperanza da parte di alcune categorie di utenti che sfocia spesso in violenza verbale e fortunatamente un po’ meno spesso in violenza fisica.

Il fatto avvenuto ad Asti è aggravato dal danneggiamento di strumentazioni. In un periodo di ristrettezze economiche, dove l’acquisto di strutture è un fatto straordinario, danneggiarle è qualcosa di ancor più grave perché si fa un danno all’intera comunità e s’impedisce un normale accesso alle cure a chi verrà dopo di noi.

Ho chiesto un incontro in Prefettura con le forze dell’ordine che interessano il territorio astigiano, per comprendere quali possano essere le soluzioni da mettere in campo. Ho letto delle tante tante richieste di intervento fatte in questi anni. Ci attiveremo per rispondere alla richiesta di sistemi di videosorveglianza, telecamere e pulsanti di comando per l’intervento rapido.

Parlerò immediatamente col direttore facente funzioni dell’Asl At dott.ssa Rosa Alessandra Brusco e col direttore di presidio per fornire le risorse necessarie per attivare immediatamente queste guarentigie, che non risolveranno il problema ma sono un ottimo deterrente. Poi lavoreremo con le forze dell’ordine e se necessario con gli istituti di vigilanza privata, per fare in modo che i nostri operatori non siano mai più soli di fronte a incivili che in maniera criminale assalgono chi con grande fatica e grande abnegazione svolge il proprio lavoro. Come amministratori locali e regionali ambiremo a un inasprimento delle pene per chi di fronte al servizio pubblico si comporta in modo violento dal punto di vista fisico e verbale. Nel frattempo però dobbiamo localmente correre ai ripari. Lavorerò immediatamente con la direzione, per fare in modo che vi siano all’interno di questa struttura tutte le possibili garanzie di sicurezza che possiamo autonomamente attuare”.

Rasero:Ringrazio l’assessore Rimboldi perché ha dato un segno di sensibilità. Parlando del tavolo della Prefettura, ricordo che nei giorni scorsi è stata avviata una serie di protocolli con i farmacisti, il prossimo con i tabaccai e con alcune categorie particolarmente sensibili verso le quali possono capitare fatti spiacevoli, per garantire un servizio di videosorveglianza legato a un pulsante che immediatamente possa far intervenire le forze dell’ordine. Al momento avere forze di polizia h24 credo sia impossibile, ma se davvero facciamo un tavolo dove convintamente ognuno porta il suo e dice ciò che può fare, allora potremo avere una situazione migliore di quella attuale. Noi diamo ampia disponibilità, affinché medici e infermieri possano svolgere il proprio lavoro in sicurezza totale”.

Giacomini: “Questa mattina il prefetto ha prontamente convocato un tavolo con le forze dell’ordine.  Hanno stabilito un piano di intervento intensificando le pattuglie, quindi aumentando i passaggi serali soprattutto nel periodo del weekend di sabato e domenica. La prossima settimana si terrà un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’ottimo sarebbe avere un corpo di guardia h24 come avevamo vent’anni fa.  Oggi mancano le risorse. Dovrebbero intervenire anche gli onorevoli del territorio, per cercare di spingere il ministero dell’interno a concedere più risorse al nostro territorio”.

Ebarnabo: “Ritengo assolutamente necessario il piantone h24. Polizia di stato potrebbe coprire sei ore, carabinieri altre 6, idem guardia di Finanza e corpo di vigilanza per i detenuti.  Bisogna che chi di dovere, Questura e Prefettura, sappiamo che occorre determinare questo tipo di servizio e coordinino i vari corpi per trovare questa soluzione”.

Dott.ssa Rosa Alessandra Brusco, direttore generale facente funzioni Asl At. Foto C.L.

Brusco: “A marzo è stato disposto un intervento migliorativo ed è stata raddoppiata la vigilanza di notte. Attualmente sono due i vigilanti di notte e uno di giorno.

Il vigilante del giorno fa anche tre ronde all’interno dell’ospedale, ma visto che gli episodi di violenza non diminuiscono e anzi aumentano, sarà dedicato completamente al pronto soccorso. A marzo era anche stato fatto un progetto di rafforzamento degli ingressi, e tra settembre e ottobre verranno installate nuove porte. I

n più provvederemo a rafforzare anche gli ingressi, tenendo conto che essendo un pronto soccorso non si possono blindare più di tanto gli accessi”.

assessore regionale alla Sanità Riboldipronto soccorsoRiboldi ad Asti visita Pronto soccorsoviolenza pronto soccorso Asti
Commenti (0)
Aggiungi commento