Il “progetto Ucraina” dell’Istituto Castigliano

Tante le iniziative ideate e messe in campo con il coinvolgimento degli studenti
Un momento della conferenza stampa

ASTI – L’Istituto Castigliano è da sempre impegnato in progetti di accoglienza e inclusione. E ora si mobilita per l’Ucraina con tante iniziative, descritte in una conferenza stampa a cui hanno preso la parola la dirigente Martina Gado e i professori Roberta Borgnino, Fabiana Castaldo, Pietro Costa, la presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia Bianca Terzuolo e alcuni studenti.

Il “progetto Ucraina” nasce dallo sportello di consulenza della scuola. Cosa fare per aiutare le vittime di guerra? Da lì è stata avviata una raccolta di beni di prima necessità in collaborazione con la ditta di autotrasporti Biglia. La risposta è stata immediata e generosa, tanti hanno inviato merce per aiutare.

Gli studenti si sono occupati dello smistamento e della preparazione alla spedizione: “Questi momenti ci hanno permesso di non sentirci impotenti davanti a vittime innocenti – ha detto la studentessa Lucrezia -. Ci ha permesso di creare anche un solido rapporto tra noi. Durante questi momenti di condivisione ci siamo fatti forza l’un l’altro. Abbiamo incontrato famiglie qui residenti con occhi pieni di paura e preoccupazione per i loro cari in Ucraina. Noi del Castigliano non vogliamo rimanere in disparte, ma agire prontamente. Vi chiediamo semplicemente di aiutarci ad aiutarli”.

Il secondo step del progetto si è incentrato su come accogliere chi verrà sul nostro territorio, continuando ad aiutare chi resta in Ucraina. Intanto la ricerca di russofoni per avere interpreti: qui entra Irina, una collaboratrice dell’Istituto, nata da papà ucraino e mamma russa.

Inoltre, l’Istituto ha “adottato” una prima famiglia di profughi. Si tratta di Iulia e dei suoi bambini Alina (11 anni) e Bogdan (un anno e mezzo). Fuggiti dall’Ucraina e arrivati a Bologna grazie a volontari, ora sono al sicuro qui ad Asti, ospiti della omonima cugina Iulia, residente nella nostra città da dieci anni. Il Castigliano ha seguito e sostenuto fin da subito la famiglia ucraina, consegnando i primi beni di necessità e facendo anche da tramite per l’inserimento scolastico di Alina, che frequenterà gradatamente la prima media all’IC3 Parini.

E poi l’istituto sostiene le 3 ragazze cicliste del Team Servetto, Marina e Vittoria (ucraine) e Anna (russa), arrivate qui per lavoro pochi giorni prima della guerra.

Gli studenti Giada e Tommaso hanno poi spiegato il terzo step del progetto, che consta in una piattaforma presto attiva online in tre lingue: italiano, inglese e ucraino, per dare un servizio ancora più veloce, con link diretti utili per informazioni, consulenze, anche supporto psicologico, le collaborazioni in atto tra l’Istituto e gli enti e le associazioni che vorranno aiutare.

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