ASTI – Al Teatro Alfieri sabato 17 e domenica 18 ottobre arriva il “Premio Scintille”, che vedrà otto giovani compagnie selezionate a livello nazionale sfidarsi sul palco in due serate, a partire dalle 19, a ingresso libero previo ritiro contromarca gratuita alla biglietteria del teatro. Il concorso, giunto alla undicesima edizione, è promosso e realizzato dal Festival Asti Teatro in collaborazione con Tieffe Teatro Milano e la Fondazione Piemonte dal Vivo.
Le otto compagnie presenteranno un assaggio di 20 minuti del proprio spettacolo, e il progetto vincitore, scelto dal pubblico e da una giuria di operatori teatrali, riceverà un contributo economico di 8 mila euro e la possibilità di rappresentare lo spettacolo finito nelle stagioni teatrali 2020/2021 di Asti e del Teatro Menotti di Milano. Piemonte dal Vivo, circuito regionale multidisciplinare, che da anni collabora con il Premio Scintille, mette a disposizione tutti gli strumenti necessari affinché l’innovazione e la sperimentazione di nuovi linguaggi possa essere un volano per la crescita delle giovani compagnie ed un dono per la comunità che li ospita. L’impegno di tutti gli enti, dopo la sofferta chiusura, di portare avanti il bando Scintille è un segnale importante e un’ottima occasione per supportare processi di sviluppo culturale sul territorio regionale.
Sabato 17 ottobre
Alle 19 aprirà la Compagnia Chièdiscena con “Presente!”: questo studio scava nell’animo dello spettatore, entrando in rapporto con qualcosa che ha lasciato squarci in tutti noi, e con cui bisogna confrontarsi per tutta la vita: il mondo dell’infanzia, che è quello della scuola. All’inizio siamo tutti uguali, tutti deboli in forme diverse, e ciò che ci circonda condiziona il nostro modo di esprimerci, di darci al mondo e agli altri, il coraggio con cui affronteremo la vita.
Alle 19.40 la Compagnia Andrea Piazza/Francesco Toscani presenterà “Che cosa sono i morti”: il giovane Thomas un giorno muore, portato via dalle acque del fiume; una vita troncata senza alcuna spiegazione, che lascia orfani la madre, la fidanzata e gli amici del ragazzo. Un anno dopo tutti si ritrovano per una commemorazione, ma nessuno di loro viene da solo: ognuno è accompagnato dal “suo” Thomas, dal fantasma del ricordo…
Alle 21 sul palco Officine Porpora con “Cinque sensi non sono una tragedia”: i cinque sensi come metafora per raccontare una storia, quella di una società che ha perso contatto con la corporalità, con l’ascolto fisico, con il reale. Oggi l’abuso delle interfacce tecnologiche ci porta verso un mondo sempre più virtuale e meno sensibile, sempre più organizzato e meno “animale”.
Alle 21.40 chiuderà la Compagnia Gallo/Caria, “Bianca Stella/ Ballata per piccole cose”: questo spettacolo nasce da un incontro che l’attrice ha avuto con una anziana signora in stazione a Bologna, un pomeriggio estivo. Un incontro che porta a scoprire in che modo il mondo interiore di un’anziana sconosciuta possa entrare in dialogo con il nostro e i nostri insieme con il mondo esterno.
Domenica 18 ottobre
Si partirà alle 19 con la Compagnia Carnevale e “Per un sorso di tè dopo un pezzo di pane”: un giovane regista teatrale viene selezionato per realizzare una grande produzione europea sul tema migranti. In un unico ininterrotto dialogo senza soluzione di continuità, il protagonista, tra entusiasmi e cadute, si confronta con le altre persone coinvolte nel suo lavoro e nella sua vita privata. E saranno proprio questi incontri-scontri a delineare i contorni della sua creazione.
Alle 19.40 spazio al Collettivo Nonnaloca con “Vuoi tu”: Norma e Diana incontrano Barbara ma si comportano come se fossero sui social. Interessandosi ai tristi dettagli della sua vita ma prendendosi la libertà di mettersi nei suoi panni e spiegandole come si sarebbe dovuta comportare. Così si perde l’emozione del pudore e va in scena la spettacolarizzazione del dolore…
Alle 21 Le ore piccole presenteranno “Annunciazione”: è l’incontro tra due donne. Una di loro, Klara, si scopre essere incinta e va a cercare la maîtresse di un bordello che sa avere eseguito aborti clandestini a pagamento. La donna, però, vuole capire perché Klara è così ossessionata dall’idea di liberarsi del nascituro. E la risposta è che una profezia prevede la nascita di un bambino maledetto…
Chiusura alle 21.40 con Operazione M.I.R.O in “Ma però”: tre amici si ritrovano per passare un altro noioso pomeriggio in un monolocale. Una cinica ragazza tutta ciabatte e tuta, un insicuro e sottomesso neolaureato, un giovane attore con l’umiltà stesa fuori ad asciugare. I personaggi si trovano ad affrontare temi spinosi senza rispetto, liberi dal finto buonismo della società poiché in un contesto intimo, privato e confidenziale.
Essendo il numero di posti disponibili limitato, in ottemperanza alle normative anti Covid, per garantire le distanze tra gli spettatori, le serate sono a ingresso libero previo ritiro contromarche gratuite, fino a esaurimento dei posti, disponibili presso la biglietteria, aperta martedì e giovedì dalle 14 alle 18, e mercoledì e venerdì dalle 10 alle 14. Info 0141.399057-399040.
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