Poche culle in Italia, cosa ostacola il fenomeno?

Lo spiegherà il 12 aprile Sergio Belardinelli in una lectio magistralis online

ASTI – Tra le conseguenze principali della pandemia a livello globale c’è certamente la contrazione del numero dei nuovi nati. Un problema che riguarda molto anche il nostro Paese come confermano i dati Istat che indicano che nel 2020 le nascite non hanno superato le 400 mila.

Situazione che sembra destinata addirittura a peggiorare nel 2021. Un fenomeno a cui ha contribuito anche il calo della migrazione (-17.4%), che come ormai assodato negli ultimi anni ha contribuito a mantenere giovane l’Italia, ma anche un calo dei matrimoni passati dai 170 mila del 2019 agli 85 mila dei primi mesi dell’anno successivo.

Significa quindi che il nostro Paese è destinato a una irreversibile crisi che parla di invecchiamento della popolazione, di un’economia che di conseguenza dovrà fare i conti con meno risorse lavorative, con una società che dovrà reinventarsi per capire come affrontare il futuro prossimo. Ma cosa davvero ha portato a questa situazione?

Lo spiegherà lunedì 12 Sergio Belardinelli, professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Bologna, ospite della Scuola Popolare il ciclo di appuntamenti di approfondimento e riflessione organizzato dalla parrocchia Nostra Signora di Lourdes in collaborazione con il Progetto Culturale della Diocesi e la Pastorale Sociale del Lavoro. Belardinelli terrà, infatti, una lectio magistralis dal titolo “Poche culle in Italia. Cosa ostacola veramente lo sviluppo demografico?”. Poi spazio alle domande, al dibattito e al confronto come da sempre prevede la struttura della Scuola Popolare che nonostante l’anno di pandemia e restrizioni ha comunque deciso di portare avanti un progetto importante.

Nel corso degli anni (l’iniziativa è nata nel 2013, ndr) la Scuola Popolare ha, infatti, offerto riflessioni e opportunità di confronto sui temi più vari, mantenendo sempre un approccio laico e obiettivo, tratti distintivi in cui dialogo e confronto sono gli ingredienti per una proposta culturale “a servizio” della nostra collettività. Con una formula totalmente innovativa dettata dalla contingenza sanitaria che la chiesa locale sta vivendo con forte senso di responsabilità, la Scuola Popolare si conferma così uno spazio di confronto quanto mai attuale: con questo criterio, informativo e formativo, l’incontro rappresenta un’opportunità da cogliere per continuare, in modalità on line, la positiva esperienza di crescita culturale offerta alla collettività.

L’appuntamento con Belardinelli è alle 21 sul sito http://chiesacattolica.webex.com al link http://Bit.ly/2Z8PdbM

Prossimo appuntamento in cartellone il 17 maggio si parlerà della qualità dei mezzi di informazione (Il pluralismo è sinonimo di qualità?) con l’associazione giornalismo costruttivo, mentre la chiusura del ciclo di incontri sarà affidata a una tavola rotonda sul recovery fund con Mario Fassio, docente di economia, e Giulia Macagno, esperta di sviluppo urbano sostenibile.

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