I ragazzi piemontesi delle scuole superiori torneranno in classe dal 18 gennaio. Questa è la decisione del presidente Alberto Cirio, condivisa in una riunione online con le Prefetture, i Sindaci dei Comuni capoluogo, i Presidenti delle Province, i rappresentanti degli Enti locali (Anci, Anpci, Upi, Uncem e Ali-Legautonomie), sentiti anche i sindacati, l’Ufficio scolastico regionale e il Ministro della Salute. Per ancora due settimane le lezioni saranno solo a distanza (ad eccezione degli studenti con esigenze speciali e delle attività di laboratorio), sempre compatibilmente con l’andamento dell’epidemia. Alle superiori il 18 comunque non ci sarà in aula più della metà degli allievi presenti.
«Il Piemonte è pronto a partire – sottolinea il presidente Cirio – ma l’attuale quadro epidemiologico ci impone prudenza, perché la curva del contagio in crescita in molti Paesi europei e in altre regioni italiane ci mette concretamente di fronte al rischio di una terza ondata che dobbiamo fare in modo di contenere. Dobbiamo dare sicurezza e certezza alle famiglie e al mondo della scuola, perché non avrebbe senso aprire per poi richiudere dopo qualche giorno».
Domani 7 gennaio rientreranno in classe invece gli studenti delle elementari e delle medie.
«L’obiettivo – aggiunge ancora il presidente Cirio – è far tornare in nostri ragazzi in classe ma con continuità e in sicurezza, proprio per questo abbiamo predisposto il Piano scuola sicura, partito ufficialmente per il personale docente e non docente e dall’11 gennaio per gli alunni delle seconde e terze medie, con tamponi gratuiti su base volontaria per prevenire la nascita di focolai e garantire la didattica in presenza. Anche per questo chiedo al Governo di poter usare le rimanenze delle dosi di vaccino destinate alla prima Fase per vaccinare subito anche il personale scolastico, tra le categorie professionali più colpite dal contagio nella seconda ondata che è prioritario tutelare».
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