Piazza del Palio a pagamento, Ambiente Asti: “Non è una svolta green, ma un’operazione di cassa su operai e studenti”

 

ASTI – Dal 1° gennaio 2023 tutto il parcheggio di piazza del Palio sarà a pagamento. L’Amministrazione ha scelto questo provvedimento, sul bilancio di previsione 2023, per trovare i 700.000 euro necessari a far quadrare i conti del Comune.

In questo modo non saranno aumentate altre tariffe di altri servizi, tra cui le palestre, mense scolastiche o le rette degli asili. Inoltre, i parcheggi blu disincentiverebbero l’uso dell’auto per una città più green. La tariffa oraria costerà un po’ meno (80 centesimi) rispetto al resto della città in cui ci sono gli stalli blu, e ci saranno tariffe agevolate per i pendolari che pagheranno un abbonamento annuale di 100 euro o mensile di 12,50 euro. Rimangono invariati lo zonale non residenti a 25 euro al mese  o 200 euro all’anno. La discussione in Consiglio dal 5 dicembre.

Ambiente Asti torna sul tema con un nuovo comunicato stampa che pubblichiamo integralmente.

La scelta messa nel bilancio di previsione senza una progettazione di una città che permetta una mobilità alternativa è una misura di cassa.

Una tariffa che colpisce tutti indistintamente e chi colpisce chi per lavorare e studiare è costretto a parcheggiare in quella piazza.

Persone già gravate da spese per viaggiare  e senza reddito come gli studenti.

Non ci sono alternative

Le alternative ci possono essere per una minoranza dei fruitori della piazza, quelli che si muovono in città con la macchina.

Per chi è costretto a prendere il treno per lavorare e studiare non ci sono alternative, anche volendole chi arriva da varie direzioni non trova parcheggi.

I parcheggi nelle aree bianche vicine sono già congestionati.

Non vi è un piano di nuovi parcheggi bianchi fuori dal centro.

Non vi sono strutture di intermodalità parcheggi dove poter effettuare scambio auto/bici, auto/mezzi pubblici.

I mezzi pubblici hanno una frequenza e percorsi che non permettono a un pendolare di poter essere sicuro di prendere il treno e di fatto non esistono per chi arriva da frazioni e paesi limitrofi.

Eppure quella era una misura contenuta nel PNRR, Asti ha pogettato su questo aspetto? Già nel PGTU, i parcheggi all’ingresso della città erano scartati e così una mobilità che connettesse (trasporti, bus, metropolitana leggera, corsie ciclabili). Su nessuno di questi aspetti si è progettato.

Un’operazione di cassa

La speranza dell’amministrazione è ribaltare la percentuale destinata al comune dall’introito dei parcheggi.

Il Bilancio sarebbbe usato per non aumentare i servizi a domanda individuale (asli, palestre, mense..).

Ambiente Asti non è per l’aumento delle le tariffe , ma questa scelta nel bilancio di previsione suona come misura emergenziale.

Inoltre l’aumento di stalli blu va a coprire anche i parcheggi che si perderanno per un servizio di raccolta rifiuti ambientalmente discutibile.

Una svolta green?

Noi la vorremmo, ma così a noi pare solo un’operazione di cassa emergenziale.

No, per fare una svolta green occorre attrezzare la città con scelte su trasporti, mobilità conseguenti.

Mentre durante il Covid le altre città si attrezzavano per nuove piste ciclabili, Asti non ne realizzava neanche 1 metro. Basta leggere il dossier Covidlines.

Ora ne sta realizzando, ma ha escluso di realizzare parcheggi di scambio, non ha mai riprogettato seriamente il trasporto pubblico locale.

Per ottenere l’effetto di un uso minore dell’auto, occorre dare alternative valide.

Ambiente Asti si coordinerà con le minoranze, su questi punti il nostro Consigliere darà battaglia, ha a cuore per i temi del bilancio, ma richiama un’attenzione a questa misura, che colpirà pendolari, studenti  e lavoratori.

Sui temi ambientali, da anni facciamo proposte, se ora dobbiamo chiaramente bocciare la scelta perchè la vera ragione non è quella del diminuire l’inquinamento, ma agire in emergenza sul bilancio senza misure alternative è perchè molte proposte delle minoranze non sono state ascoltate per 5 anni

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