ASTI – L’Asl AT si farà carico del personale delle Rsa pubbliche in esubero, purché in possesso delle qualifiche necessarie e nel rispetto dei tetti di spesa previsti.
È quanto prevede un protocollo d’intesa quadro che la Direzione generale dell’Asl AT ha sottoscritto insieme ai sindacati confederali territoriali Cgil, Cisl e Uil, con l’obiettivo di salvaguardare gli operatori delle Rsa, settore che è in difficoltà a causa delle conseguenze della pandemia Covid.
L’accordo definisce la possibilità di passaggio diretto, attraverso mobilità volontaria, del personale delle Rsa verso l’Asl AT, a patto che siano presenti alcuni requisiti: la struttura deve essere pubblica e il personale possedere le qualifiche professionali previste dal contratto nazionale della Sanità. In quel caso la Rsa fornisce all’Asl la dichiarazione di esubero dei dipendenti e indice una procedura selettiva di mobilità per gli operatori interessati. L’azienda sanitaria verifica la disponibilità di posti nella propria dotazione organica e il rispetto dei tetti di spesa, quindi può procedere all’acquisizione del personale.
“In questo momento di difficoltà per il sistema territoriale, dopo gli anni di pandemia – sottolinea il Direttore generale Asl AT Flavio Boraso –, ci è sembrato un atto doveroso essere attenti anche a questi aspetti, secondo quanto ci sarà possibile e nel rispetto delle nostre competenze”.
“È il primo accordo di questa natura in Piemonte ed è volto a tutelare le lavoratrici e i lavoratori dei settori pubblici in crisi. Speriamo non si debba mai utilizzare, perché vorrebbe dire che si sono trovate le giuste soluzioni per le strutture socio-sanitarie pubbliche” commenta il Segretario generale Cgil Asti, Luca Quagliotti.
“La pandemia ha messo in crisi il sistema delle Rsa causando anche situazioni di esubero. Il personale qualificato è una risorsa da non disperdere e da ricollocare. Questo importante accordo ha lo scopo di tutelare e valorizzare il capitale umano” aggiunge Stefano Calella, Segretario generale aggiunto Cisl Alessandria – Asti.
“Questo accordo salvaguarda posti di lavoro, ma anche la professionalità acquisita da persone che per molti anni si sono adoperate con abnegazione al servizio dei cittadini” dichiara Dino Penso, Segretario Uil Asti – Cuneo.