ASTI – Durante la puntata del 9 febbraio di “Dritto e Rovescio”, trasmissione condotta da Paolo Del Debbio in onda su Rete 4, è intervenuto un uomo domiciliato al campo nomadi di Asti, che si è presentato come Favil Seferovic e che ha dichiarato di aver fatto l’accompagnatore scolastico per 21 anni per il Comune di Asti. L’uomo ha sostenuto di aver ricevuto un compenso “in nero”, senza aver mai ricevuto una busta paga, con la conseguenza di non aver pagato tasse su tali somme. Lo stesso ha tuttavia ribadito di aver ricevuto bonifici sul proprio conto corrente.
Da questo fatto nasce un’interrogazione presentata dal consigliere comunale Massimo Cerruti (M5S), che afferma: “Nel corso dell’intervista a seguito delle affermazione di cui sopra, il nome di Asti e il Comune di Asti stesso sono stati derisi e canzonati fra gli altri anche dagli spettatori presenti in una trasmissione pubblica di rilievo nazionali. Le affermazioni che tutti i telespettatori d’Italia hanno ascoltato sono molto gravi e, vere o false che siano, gettano pesanti ombre sulla gestione amministrativa e sull’immagine a livello nazionale del Comune di Asti anche con risvolti inerenti a lavoro in nero e danni erariali”.
Cerruti interpella il sindaco Rasero e la Giunta per sapere:
- Se e quali affermazioni proferite dal suddetto “accompagnatore scolastico” corrispondono al vero o meno;
- Se lo stesso soggetto ha percepito denaro dal Comune di Asti, per quale periodo di tempo, quale cifra e in cambio di quale prestazione;
- Se tutto ciò è avvenuto in virtù di quale contratto di lavoro, rapporto ufficiale di collaborazione e ricevute di pagamento della quale documentazione se ne chiede copia;
- In quale modo l’Amministrazione intende chiarire la vicenda, anche a livello pubblico e televisivo al fine di tutelare il nome di Asti e del Comune di Asti da pesanti accuse che, fondate o meno, ledono l’immagine e il buon nome della città.