Un paio di giorni fa all’attuale direttore generale dell’Asl At Flavio Boraso è stato notificato l’atto di chiusura di indagini relativa a una vicenda di 5 anni fa, periodo in cui era alla guida dell’Asl To3. Due i filoni di inchiesta della Procura di Torino: il primo riguarda l’assegnazione dell’incarico di primario alla compagna Francesca Bisanti. Il secondo filone è relativo a un bando da 57 milioni di euro: Boraso avrebbe favorito l’Althea, colosso di apparecchiature bio medicale. Il dottor Boraso è accusato di turbativa d’asta, corruzione e falso.
Questa mattina con una nota, PD, Prendiamoci cura di Asti e Europa Verde chiedono rassicurazioni su appalti e affidamenti dell’Asl astigiana durante la gestione Boraso.
Scrivono i consiglieri: “La peggiore delle accuse che possa essere mossa ad un amministratore pubblico è quella di corruzione, cioè di utilizzare il proprio ruolo per ottenere un arricchimento personale”. E ancora: “Incredibilmente non sono ancora arrivate le dimissioni da direttore generale dello stesso Boraso, né risulta una ferma presa di posizione da parte della Regione Piemonte che ad ora non fa nulla nei confronti di un suo altissimo dirigente raggiunto da accuse pesanti e circostanziate. Vogliamo pensare sia solo questione di tempo. D’altronde abbiamo atteso a lungo l’interessamento di Flavio Boraso sulla crisi della Casa di Riposo Città di Asti, lo aspettavamo anche al consiglio comunale aperto tenutosi al teatro Alfieri a settembre, ma in quel caso, abbiamo atteso invano. Attendiamo anche di avere risposte sui motivi per cui, giorno dopo giorno, l’ospedale di Asti perde centralità e investimenti rispetto alle strutte vicine, come Alessandria e Verduno”.
“La corruzione compromette il necessario rapporto di fiducia tra i cittadini e lo Stato. Dunque i cittadini astigiani hanno il diritto di avere rassicurazioni da parte delle autorità a cui spetta il controllo sul fatto che durante la gestione Boraso, a partire dal gennaio 2021, appalti e forniture dell’Asl di Asti siano stati concessi nel massimo rispetto delle regole. Stiamo parlando di appalti e forniture (in alcuni casi di svariati milioni di euro) che riguardano la salute dei cittadini e su come vengono spesi i soldi dei cittadini per garantire l’assistenza sanitaria non può esserci nessuna ombra”, concludono i consiglieri del Partito democratico, Prendiamoci cura di Asti e Europa Verde.