Chi è Paolo Fresu
Classe 1950, Fresu ha frequentato il Liceo Artistico di Torino e l’Accademia Albertina. Dedito inizialmente alla scenografia teatrale, cinematografica e televisiva, ha partecipato all’allestimento di “Come e perché crollò il Colosseo” di Luigi De Filippo (Napoli 1981); “Grunt” di Giorgio Faletti ed Andy Luotto (Roma 1982); “Fantastico 90” in onda su Rai Uno (Roma 1990). Con il Gruppo Teatro Asti ha ideato scene e costumi per “Il Malato Immaginario”, “Bella gioia!” e “Il mercante di Venezia”. Ha collaborato come illustratore nel campo editoriale e pubblicitario. In ambito pittorico, ha coltivato negli anni Sessanta un’autonoma concessione espressiva, sensibile alle tendenze espressionistiche europee.
Il poeta e scrittore Alvaro Valentini lo ha così descritto: «La pittura di Fresu è un affresco allegorico della vita e della società, sostenuto da vere e proprie scenografie che vengono ad esaltare la sintesi formale e plastica tra figurazione, azione dinamica e ambiente circostante». Dopo le sequenze a china e a pastello, tra il ’70 e ’80 Paolo Fresu ha perseguito esperienze contenutistiche e tecniche più complesse, creando collages e assemblaggi polimaterici d’intento surreale. L’ironica figurazione dell’immaginaria allegoria umana – re, regine, generali, prelati, arlecchini e popolani – assume una profonda simbologia, esaltata da un serrato chiaroscurale e timbrico. L’artista astigiano si serve di segni rapidi e colori vividi per tratteggiare ogni singolo attore e proiettarlo in un ambiente sontuoso e spettacolare.
Del lavoro di Paolo Fresu, Giorgio Faletti aveva commentato: «Da qualche parte, in qualche posto, c’erano e ci saranno queste figure, forse in quel punto magico che segna l’esatto crocevia fra il peccato, l’ironia e l’immaginazione. Sono così veloci nella loro corsa che è proprio lo spettatore a sentirsi immoto davanti alla giostra di re senza regno, vescovi senza fede, donne senza pudore, guerrieri senza vittorie, ballerine senza applausi. Ed è questa sconfitta che ce li fa amare».
E ancora, il maestro Paolo Conte lo ha così descritto: «Mi interessano e mi piacciono gli artisti rari. Paolo Fresu: la sua fantasia e la sua cultura gli fanno compagnia mentre dipinge, e “rimangono” nella sua pittura». Non resta che segnarsi in agenda questo imperdibile appuntamento con l’arte di Paolo Fresu. Il vernissage si terrà giovedì prossimo 9 maggio alle 18, alla presenza del pittore astigiano. Seguirà rinfresco con degustazione vini dell’azienda agricola Voerzio Roberto.
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“Casa d’Arte”
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