ASTI – Sabato 13 maggio, alle 21, al Museo Diocesano San Giovanni (via Natta 36) il Gruppo di musica antica La Ghironda presenta il concerto “Oriente Occidente – un dialogo in musica”.
In epoche molto antiche le migrazioni hanno fatto sì che la musica e la poesia viaggiassero con i popoli e così la cultura e l’arte sono diventati strumenti di relazione.
Nella prima metà dell’VIII secolo l’espansione islamica approda nell’Europa spagnola, andando ad occuparne la parte meridionale.
Nasce così Al-Andalus, passato alla storia come simbolo della tolleranza e pacifica coabitazione interculturale fra Cristianesimo, Ebraismo e Islamismo, luogo in cui le diverse culture sono convissute e si sono influenzate artisticamente a vicenda.
Nel XIII secolo, alla corte di Alfonso X El Sabio, re di Castiglia e di Leon, furono ospitati musici arabi, cristiani ed ebrei a cui il sovrano diede l’incarico di comporre canzoni di impronta e ritmo popolari, in lingua gallego-portoghese, raccolte nelle Cantigas de Santa Maria.
Successivamente l’influenza araboandalusa si fece sentire anche nelle produzioni dei primi trovatori a partire da Guglielmo X di Aquitania.
L’eredità musicale di quei secoli, frutto di una società multiculturale e multireligiosa, viene sottolineata nel corso del concerto che si snoda attraverso musiche arabe ed ebraiche tradizionali, canti tratti dalle Cantigas de Santa Maria, canti dei pellegrini medioevali fino ad arrivare alla poetica dei trovatori provenzali del XIII/XIV secolo.
L’esecuzione musicale è integrata da letture che rievocano i momenti salienti di questo percorso culturale. Ingresso libero con offerta volontaria a favore della Caritas Diocesana.
I musici
Florio Michielon – ghironda, liuto, saz, rebab
Aba Rubolino – viella da braccio
Luisa Besenval – flauti
Luisa Ratti – ribeca
Maurizio Perissinotto – citerna, liuto
Pietro Ponzone – percussioni antiche
Le voci
Marzia Grasso
Andrea Marello
I lettori
Luca Capello
Tiziana Miroglio