ASTI – Blitz dei Carabinieri contro una rete di spacciatori di Asti. I militari, coadiuvati da personale dell’Arma proveniente dall’intero Piemonte, dalle unità cinofile dei Carabinieri di Volpiano e dalla Polizia Penitenziaria di Asti, sono stati impegnati mercoledì mattina nell’esecuzione di 15 provvedimenti restrittivi e altrettante perquisizioni domiciliari a carico di un gruppo di soggetti italiani, albanesi e marocchini ritenuti, a vario titolo, gravemente indiziati di gestire una rilevantissima piazza di spaccio ad Asti, dall’interno degli stabili occupati di Corso Casale e Corso Volta. Oltre 100 i militari coinvolti nell’operazione. L’articolata attività d’indagine – avviata a ottobre 2018 e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Asti dott. Alberto Perduca e dal Sostituto dott. Gabriele Fiz – ha permesso di documentare oltre 2000 cessioni di cocaina e acquisire gravi indizi di colpevolezza in particolare su 15 indagati, tutti sottoposti a misura detentiva dal Gip di Asti dott. Giorgio Morando. Le attività investigative nei confronti di uno dei soggetti destinatari di misura cautelare sono state svolte anche dalla Guardia di Finanza di Asti. Nel corso delle investigazioni, sono stati identificati 300 astigiani che si rifornivano di cocaina dagli indagati. Nei prossimi giorni verranno segnalati alla Direzione Provinciale della Motorizzazione Civile di Asti per la revisione della patente.
I complimenti del sindaco
Il sindaco Maurizio Rasero si è complimentato vivamente con le Forze dell’Ordine e con tutti coloro che hanno contribuito alle indagini e alla realizzazione dell’operazione “Drug Queen”. A tal proposito, il primo cittadino ha dichiarato: «Attività come questa sono un chiaro segnale della presenza fattiva dello Stato e delle Istituzioni, che anche in modo “silente” monitorano e controllano quotidianamente il territorio garantendone la sicurezza. Sono quindi queste operazioni che consentono ai cittadini di rendersi conto come spesso siano necessari mesi o anni di indagini e di investigazioni coordinate in modo sinergico per ottenere un risultato utile e pertanto, anche quando sembra che nulla si muova, le Istituzioni ci sono».