ROMA – «Sono assolutamente solidale con il disappunto di tanti amministratori del territorio riguardo ai criteri per l’assegnazione dei contributi per la messa in sicurezza di edifici e territorio, ci si aspetterebbe che in un Paese normale ad essere premiati debbano essere i Comuni virtuosi, quelli che hanno dimostrato di gestire bene la cosa pubblica e le finanze; leggendo invece i criteri per l’assegnazione di questi contributi, si apprende che “qualora l’entità delle richieste pervenute superi l’ammontare delle risorse disponibili, l’attribuzione è effettuata a favore dei comuni che presentano la minore incidenza dell’avanzo di amministrazione”. In soldoni quindi in questo Paese vengono “premiati” i comuni in dissesto e vengono “beffati” i Comuni virtuosi, con buona pace degli amministratori del nostro territorio, tra cui i tantissimi Sindaci dei piccoli comuni che svolgono un lavoro importantissimo di riferimento e di presidio mantenendo con enorme sacrificio i conti in ordine».
Lo ha affermato l’On Andrea Giaccone (Lega) commentando i criteri di assegnazione dei fondi per la messa in sicurezza di edifici e territorio. «Appare inoltre quanto meno sorprendente che non sia stata prevista la possibilità di ricevere finanziamenti per un solo progetto quindi, alcuni Comuni hanno preso i soldi per più progetti, mentre altri, (la più parte) sono rimasti completamente a secco», aggiunge.
Spiegando di aver firmato «Assieme a tutti i colleghi parlamentari della Lega del Piemonte ed esponenti di altre regioni un’interrogazione a risposta scritta al Ministero delle Finanze e dell’Economia per sapere se: il ministro interrogato non intenda assumere la più presto le opportune iniziative di carattere normativo al fine di modificare i criteri di assegnazione dei contributi previsti per i prossimi due anni, come specificato in premessa, al fine di premiare, da un lato, i comuni virtuosi e, dall’altro, l’urgenza dei progetti».
«Ritengo assolutamente prioritario – conclude Giaccone – che questi criteri surreali vengano modificati e si vada verso criteri di puro buonsenso che premino i Comuni virtuosi».