Sembrava quasi fatta, dopo trent’anni di attese, e invece no.
Da una dichiarazione del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ripresa su Twitter dal portale Politics Ultimora, si legge che “Sulla realizzazione della Asti-Cuneo il sovrintendente ha detto no. Questa mattina mi sono imbufalito”.
Le motivazioni non sono ancora chiare, ma tant’è.
Poco fa è arrivata però una nota del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: “Siamo al termine della realizzazione del penultimo lotto dell’Asti-Cuneo, previsto prima dell’estate, ed è fondamentale procedere ora con il via libera all’ultimo tratto. Dal momento che nelle ultime ore abbiamo appreso il permanere di criticità di tipo documentale e tecnico, da parte del Ministero dei Beni Culturali, ci siamo immediatamente confrontati con il ministro Sangiuliano e con il ministro Salvini e giovedì alle ore 15 sarò a Roma, insieme all’assessore Gabusi, il viceministro alle Infrastrutture Rixi e la società concessionaria, per un vertice con i tecnici del Ministero della Cultura, in modo da entrare nel merito dei loro rilievi e superare le criticità”.
Cirio aggiunge: “Ringrazio i Ministri per essersi immediatamente messi a disposizione e attivati con la volontà comune di trovare una soluzione. Questa loro determinazione ci rende fiduciosi, anche perché se le difficoltà persistessero il ministro Salvini si è già detto pronto a portare il completamento dell’Asti Cuneo in Consiglio dei Ministri, che ha il potere di superare eventuali ostacoli e dare comunque il via libera finale al completamento dell’opera”.