Il nuovo numero di Astigiani sarà presentato il 22 settembre al FuoriLuogo

Il consueto appuntamento con la rivista di storia e storie sarà arricchito da un aperitivo benefico con gioco a quiz, il cui ricavato andrà all’associazione Apri Asti

ASTI – È in arrivo il nuovo numero di Astigiani. La rivista trimestrale “di storia e storie” sarà nelle edicole e in distribuzione agli abbonati da venerdì 22 settembre.

La serie itinerante di presentazioni di Astigiani tocca questa volta Fuoriluogo, il circolo culturale di fronte al nuovo tribunale, dove la rivista sarà illustrata in anteprima dalle ore 18 venerdì 22. Seguirà una coda inedita con gioco a quiz: 44 domande (una per ognuno dei numeri di Astigiani finora pubblicati) scelte per animare l’aperitivo benefico a favore di Apri Asti, l’associazione pro retinopatici e ipovedenti guidata da Renata Sorba.  

Spiegano ad Astigiani: “Riprendiamo un gioco di conoscenza della storia dei personaggi e delle curiosità astigiane: un quiz divertente per ottenere la nostra simbolica patente di astigianità e altri premi”.

La rivista si presenta come sempre ricca di contenuti. In copertina un’immagine simbolo di Cesare Pavese e il titolo provocatorio “Il Pavese tradito”, che annuncia gli interventi di Franco Vaccaneo, ex presidente del comitato scientifico della Fondazione Pavese di Santo Stefano Belbo e del presidente di Astigiani Piercarlo Grimaldi. Due esperti appassionati delle vicende pavesiane con diverse prese di posizione destinate a far discutere: lo sfruttamento dell’immagine di Pavese a scopi turistico-commerciali e il reale legame simbiotico tra lo scrittore e la sua terra.

A Mario Renosio, ex direttore dell’Israt, Astigiani ha affidato la ricostruzione di come si visse ad Asti e provincia l’8 settembre 1943. A 80 anni di distanza da quella calda estate che vide la caduta del fascismo, la firma dell’armistizio, l’arrivo dei tedeschi, il dramma degli sbandati e la nascita delle prime formazioni partigiane.

Tempo di ritorno a scuola. Daniela Nebiolo ricostruisce la variegata storia delle istituzioni scolastiche nell’Astigiano. Edoardo Angelino scova invece la storia di un sindaco di Asti dimenticato. Quel Bartolomeo Bottino che, per una breve stagione, nel 1910 fu a capo di una giunta popolare e libertaria sullo sfondo di feroci polemiche legate allo sviluppo della rete elettrica. Uno scontro economico e ideologico da far impallidire le querelle di oggi.

L’intervista della serie Confesso che ho vissuto è a Rosalba Faussone, ultima testimone di quel mondo delle trattorie ormai in gran parte scomparso. Con la sua “Trattoria del mercato”, che affascinò scrittori come Luis Sepùlveda, ha fatto vivere una stagione di accoglienza e di offerta gastronomica, semplice e lontana dalle mode, che meriterebbe di veder emergere nuovi protagonisti.

Un bel Carpionato del mondo

Ora è tempo di Bagna Cauda Day

Svelati disegno e slogan del bavagliolone 2023

 

A proposito di riscoperta della tradizione gastronomica, ecco le pagine dedicate al Carpionato del mondo che quest’estate ha visto in più di sessanta locali il gran ritorno del carpione. È piaciuto il gioco dei timbri per i “carpionisti” più assidui, che entro fine settembre devono presentare i lasciapassare per accedere al ricco montepremi. Astigiani verserà al Consorzio della Piadina Romagnola Igp un contributo a favore delle piccole aziende alluvionate. Intanto già si pensa al prossimo Bagna Cauda Day. Si svela in anteprima il bel disegno “pacifista” di Gino Vercelli che arricchirà il bavagliolone 2023 con uno slogan provocante: “Mettete dei cardi nei vostri cannoni”.

La rivista riserva altre sorprese. A conferma che la storia la si scrive vivendola, ecco un Se ci penso molto speciale: Luigi Florio, ex parlamentare europeo ed ex sindaco di Asti, racconta dei suoi incontri ad Arcore con Silvio Berlusconi, delle speranze politiche che aveva alimentato, con aneddoti e retroscena curiosi.

Altra sorpresa è la scoperta fatta da Flavio Tosetti che, scavando nelle carte del filosofo Nietzsche, ne scopre sorprendenti citazioni dell’Asti spumante e della banda musicale astigiana che lo entusiasmò durante un’esibizione nel 1888.

Le Cronache del Novecento, presentate da Fulvio Lavina, attingendo agli archivi de La Nuova Provincia, rievocano la vicenda del delitto del violoncello che nel 1969 rese tragico un viaggio ferroviario di uno studente di musica astigiano e una professoressa.

Astigiani 44 si completa con altre rubriche che meritano il tempo dei lettori. Sono 112 pagine da leggere senza fretta, ognuna in grado di stimolare un ricordo e una curiosità.

Trentamila euro dall’associazione per il Bosco degli Astigiani

“Dopo il pic nic d’inizio estate il progetto deve andare avanti”

In sommario anche la cronaca della giornata del 21 giugno, primo giorno dell’estate, quando è stato festeggiato con un colorato picnic il sogno del Bosco degli Astigiani. Ricorda il direttore Sergio Miravalle: “Le bandiere issate sul grande prato di Viatosto, accanto alla prima quercia “Astesana”, vorremmo diventassero la punta di compasso del disegno più vasto e concreto che porti al progetto e alla reale realizzazione di questo nuovo parco pubblico dalle straordinarie potenzialità. Con l’impegno di sostenere con un contributo annuo di 10.000 euro la nascita e la manutenzione del Bosco, l’associazione Astigiani farà la sua parte, grazie ai tanti sottoscrittori dell’azionariato popolare. Ora spetta al Comune di Asti e alle altre istituzioni portare avanti l’iter senza ritardi. Un nuovo parco pubblico è prezioso di questi tempi per i cittadini e per l’ambiente e merita di essere in cima alle priorità”.

Le firme di Astigiani di questo numero sono Edoardo Angelino, Manuela Caracciolo, Renzo Caracciolo, Marida Faussone, Roberta Favrin, Luigi Florio, Paola Gho, Donatella Gnetti, Piercarlo Grimaldi, Fulvio Lavina, Sergio Miravalle, Giulio Morra, Ezio Mosso, Fiammetta Mussio, Silvia Musso, Daniela Nebiolo, Mario Renosio, Giovanni Ruffa, Alessandro Sacco, Pippo Sacco, Giancarlo Sattanino, Flavio Tosetti, Franco Vaccaneo

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