Nuova modalità di visita della Gipsoteca Claudia Formica di Nizza Monferrato

NIZZA MONFERRATO – Nel primo week-end di ottobre sono iniziate le visite alla Gipsoteca Claudia Formica con la nuova gestione dello IAT, su incarico del Comune di Nizza Monferrato, che ha registrato circa 50 ingressi. Le dimensioni delle sale di Palazzo Crova che ospitano i gessi di Claudia Formica consentono l’ingresso a piccoli gruppi, motivo per cui lo IAT gestirà la visita con una propria guida o la permetterà in autonomia. Inquadrando il QRcode che si trova all’interno del percorso e sulle cartoline in distribuzione si accede infatti direttamente al supporto audio “Tour Gipsoteca Claudia Formica Nizza Monferrato” del canale podcast “Gesso” di Fondazione Matrice (su Spotify, al momento in italiano e presto anche in inglese). È in fase di realizzazione una pagina del sito gipsoteche.it nella quale saranno inseriti altri contributi tra cui un video del tour nella lingua dei segni per consentire la massima fruibilità.

Palazzo Crova è un bell’edificio che nobilita il già piacevole centro storico di Nizza Monferrato, e non solo per il suo disegno, ma anche per i contenuti che ne fanno un’attrazione enogastronomica e un polo culturale di grande interesse.

Progettato dall’architetto Filippo Nicolis di Robilant, Palazzo Crova, nato come residenza nobiliare cittadina settecentesca dei Baroni Crova di Vaglio, è di proprietà comunale e sede dell’Enoteca Regionale, del Palazzo del Gusto, della Galleria Art ‘900 e della Gipsoteca Claudia Formica, ospitata nelle stanze della servitù all’ultimo piano.

“È stato aggiunto un altro importante tassello nel processo di valorizzazione del Palazzo Crova. I lavori di recupero dell’ultimo piano dell’edificio sono stati resi possibili grazie a un contributo del GAL Terre Astigiane e subito capitalizzati con la realizzazione della Gipsoteca Formica grazie ai fondi della Fondazione Compagnia di San Paolo – afferma il sindaco Simone Nosenzo –. Tra l’altro con un’azione di sistema che ha permesso di consolidare importanti relazioni con il Comune di Bistagno e il Comune di Monastero Bormida per la creazione di un polo del Gesso”.

L’assessore alla Cultura Ausilia Quaglia ne sottolinea le ricadute: “Si tratta di un’operazione strategica che permette di valorizzare l’importante collezione di gessi della scultrice nicese Claudia Formica, ottenuta in comodato dalle eredi, di potenziare l’offerta culturale della città ma anche di coinvolgere attivamente il tessuto delle associazioni culturali nella gestione del museo”.

La curatela del museo è affidata alla storica dell’arte Chiara Lanzi, che ne ha pensato anche l’allestimento in collaborazione con Roberto Sciuto.

La collezione è raccolta in tre stanze e le opere aiutano a ripercorrere la lunga vita professionale di Claudia Formica. Nata a Nizza Monferrato nel 1903, studiò all’Accademia Albertina di Torino e, a soli 23 anni, realizzò la sua prima scultura monumentale ai Caduti della Prima guerra Mondiale per il Comune di Incisa Scapaccino. Partecipò con le sue realizzazioni a numerose importanti esposizioni italiane e internazionali. Scolpì per tutta la vita mantenendosi con un lavoro considerato all’epoca “roba da uomini”. Collaborò con la Manifattura di ceramiche Lenci di Torino dal 1927 al 1930. La sua casa-studio era a Torino, dove morì nel 1987.

Parallelamente alla schedatura delle opere e all’archiviazione digitale del materiale documentario e fotografico del Fondo Claudia Formica, la Città di Nizza Monferrato ha intrapreso già da qualche anno un percorso di riscoperta e riappropriazione della figura di Claudia Formica: incontri intergenerazionali con la comunità nicese e interviste con esperti hanno permesso di inquadrare la scultrice nel suo periodo storico raccogliendo alcune testimonianze inserite nel documentario online “Claudia Formica scultrice” di Dario Martinez e Edmondo Perrone che racconta il tempo e la cultura degli “anni rimossi”.

Tra i gessi esposti, si possono ammirare due autoritratti e il ritratto della sorella Nennele (la Tennista) e del fratello Nerone, la cui testa in gesso – la prima in alto a sinistra – è esposta tra quelle di parenti e di nicesi nella sala che conclude la visita sotto lo sguardo compiaciuto di Claudia Formica in una bella gigantografia.

Il giovinetto Mario, del 1939, ha una magnifica patinatura originale ma anche evidenti necessità di restauro. Le opere della Gipsoteca Formica presentano infatti un’ampia gamma di casistiche legate al restauro del gesso. La maggior parte delle altre opere esposte svela da un lato problematiche conservative (parti cadute, pezzi mancanti e in parte ripristinabili con gli elementi originali) e dall’altro lato presenta problematiche estetiche perché dipinte a posteriori. Interventi su questa e altre opere potrebbero avere grande interesse anche per mantenere una buona vitalità del museo.

Un’opera interessante è il Sant’Antonio da Padova, gesso del 1945 preparatorio della versione in bronzo che si può ammirare nella chiesa di San Siro, a pochi metri da Palazzo Crova. Dietro al Santo si intravede inoltre il nutrito deposito dei gessi di Claudia Formica in dotazione alla Gipsoteca.

Nel week-end appena trascorso è stata quindi testata una modalità di visita che potrà essere affinata grazie all’analisi delle risposte al questionario realizzato da Fondazione Matrice e messo a disposizione dello IAT per la compilazione da parte dei futuri visitatori.

Il podcast Gesso si arricchirà di nuove puntate di approfondimento sulle tre gipsoteche del progetto “Gipsoteche in luce” realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di
San Paolo nell’ambito del bando «In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori». L’ente capofila è la Città di Nizza Monferrato (Gipsoteca Claudia Formica) con il Comune di Bistagno (Gipsoteca Giulio Monteverde) e il Comune di Monastero Bormida (Gipsoteca Edoardo Rubino) che nel loro complesso presentano tre generazioni di scultori che ebbero modo di incontrarsi; partner GAM Fondazione Torino Musei e L’ERCA Accademia di cultura nicese, con il coordinamento di Fondazione Matrice.

Info e prenotazione visita:

IAT Nizza Monferrato 0141-441565 e 329-2285564; iat@comune.nizza.at.it

Ausilia QuagliaGipsoteca Claudia Formica di Nizza MonferratoSimone Nosenzo
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