L’apparecchio, del valore di oltre 5.000 euro, serve a misurare la quantità di acqua presente nel corpo (e quindi la presenza di un deficit o di un eccesso idrico), la congruità della massa muscolare e della massa grassa, lo stato di salute delle nostre cellule. Può dunque essere utilizzato, ad esempio, per i pazienti con eccesso ponderale, affetti da anoressia nervosa e nei pazienti stomizzati che sono soggetti al rischio di disidratazione e insufficienza renale: il servizio di Dietetica collabora infatti abitualmente con il Centro Stomie dell’Ospedale, significativa realtà presente ad Asti da oltre 35 anni.
È uno strumento non invasivo, funziona attraverso la semplice applicazione di elettrodi con impulsi elettrici a bassissima intensità, e la prestazione viene eseguita in non più di una decina di minuti, ma “è la base del nostro lavoro e il risultato ci permette di pianificare l’intervento ed effettuare i controlli successivi durante il percorso di cura” ha spiegato la dottoressa Stefania Bianchi, direttrice della Dietetica e Nutrizione Clinica Asl AT, durante la consegna ufficiale dell’apparecchiatura, a cui erano presenti, oltre al personale della struttura, il Direttore generale Asl AT Flavio Boraso, la Direttrice sanitaria dell’Ospedale Tiziana Ferraris, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Mario Sacco, il Presidente di Apistom Asti Beppe Gatti.
“Consideriamo la sanità come fondamentale e il Cardinal Massaia è una struttura di ottimo livello – sottolinea il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Mario Sacco -. Ogni anno dunque destiniamo una parte del nostro bilancio e supportare le attività sanitarie e ben venga che associazioni come Apistom facciano altrettanto: mettendo insieme le forze si riesce a intervenire in modo migliore”.
“L’associazione guarda da sempre alle qualità di vita delle persone stomizzate e incontinenti e con i fondi che abbiamo a disposizione cerchiamo di aiutare l’Ospedale – dichiara il Presidente di Apistom Asti Beppe Gatti -. Per noi stomizzati tenere sotto controllo il rischio di disidratazione è molto importante e questo strumento non è invasivo e ha un costo di gestione contenuto. Grazie alla Fondazione, all’Asl e all’Ospedale per la collaborazione reciproca”.
“Si tratta di un apparecchio di grande rilevanza nella pratica quotidiana e che oltretutto ha la caratteristica di poter essere utilizzato anche da personale non medico, valorizzando così le figure professionali presenti nella struttura – commenta il Direttore generale Asl AT Flavio Boraso -. Ringraziamo la Fondazione, che ancora una volta dimostra il grande legame esistente con l’Azienda, e l’Apistom, il cui supporto, come quello di tutte le associazioni, è fondamentale”.