Numerosi appuntamenti per le Penne Nere di Asti

Gli Alpini della Sezione di Asti hanno aperto il mese di aprile con numerosi avvenimenti e feste alpine: Aramengo, Crea, Canelli, Montemagno sono state le località coinvolte dall’entusiasmo delle Penne Nere della provincia. A Cortazzone nel prossimo fine settimana si svolgerà la 34^ Festa della Sezione ANA di Asti e saranno festeggiati i cento anni del locale Gruppo Alpini.

 
Il ricordo davanti al monumento ai caduti ad Aramengo

Prima Zona: Festa ad Aramengo

I primi a presentare i loro programmi sono stati i gruppi della Zona 1 (Aramengo, Cocconato, Colcavagno, Cortanze, Cunico, Montechiaro, Montiglio Piea, Piovà, Soglio) che nei primi gironi di aprile sono stati chiamati a raccolta dal loro delegato e consigliere sezionale Luigi Penna. In una serata conviviale alla presenza del vice presidente vicario, Massimo Lavagnino, del Segretario di Sezione Francesco Marzo e del consigliere Giorgio Gianuzzi, con la partecipazione di Cristina Ceron Sindaco di Cunico e del parroco don Emanuele Baviera sono stati presentati i loro programmi per la stagione 2024. Il primo incontro stagionale si è svolto domenica 14 aprile con la “Festa del Gruppo di Aramengo” organizzata dal capogruppo Giulio Fasoglio e da tutti i componenti del Gruppo, hanno partecipato Giuseppe Marchese, sindaco di Aramengo, autorità militari e numerose Penne Nere dei paesi vicini: oltre al vessillo plurimedagliato della Sezione di Asti scortato dal presidente Fabrizio Pighin, ben 23 Gagliardetti di Gruppi ANA.

A Crea ricordando il generale Cravarezza

Al Santuario di Crea, nelle immediate vicinanze di Moncalvo, sabato scorso partecipata funzione religiosa in ricordo del nicese Franco Cravarezza Generale di Corpo d’Armata, scomparso due anni or sono. Numerosa la presenza di commilitoni della 21^ compagnia Alpini di Dronero dove l’alto ufficiale Alpino fu il comandante alla fine degli anni settanta. Presente il consigliere nazionale ANA Corrado Vittone, e i vessilli delle Sezioni di Alessandria e Casale e di numerosi gagliardetti di Gruppi Alpini astigiani e alessandrini, presente con il vice presidente nazionale Giorgio Gianuzzi, anche il Vessillo della Fellowship Rotariani Alpini di cui il generale Cravarezza fu l’ideatore, il fondatore ed il primo presidente del Gruppo.

A Canelli festa della Sede alpina

A Canelli la sede ha festeggiato i 30+2

Nel pomeriggio di sabato a Canelli il locale Gruppo guidato dall’inossidabile Giorgio Tardito, ha chiamato a raccolta gli Alpini per festeggiare i trentadue anni (30+2) della costruzione della nuova loro sede. Nata nel 1992 grazie alla tenacia e volontà dei soci fondatori Aldo Scoffone, Franco Pastorino, Renato Gibelli, Carlo Giusio, Aldo Dogliotti, Giorgio Tardito, Luciano Bazzano e degli Amici degli Alpini Lino Bernardinello e Giuseppe Aimasso che ricevettero in dono dal Comune friulano di Gemona due casette in segno di riconoscenza per l’aiuto prestato dalla Penne Nere canellesi durante il terribile terremoto che colpì il Friuli. A ricordare quei momenti e l’attività di volontariato svolta dal Gruppo canellese erano presenti tre sindaci della città Roberto Marmo, Marco Gabusi e Paolo Lanzavecchia, autorità militari, il presidente della sezione ANA di Asti Fabrizio Pighin, il suo vice presidente vicario Massimo Lavagnino, alcuni alpini della Sezione ANA di Asti e numerose Penne Nere canellesi.

Taglio del nastro a Montemagno

Nuova Sede ANA a Montemagno

A Montemagno domenica mattina numerosi Alpini hanno partecipato all’inaugurazione della nuova sede. Dopo la colazione alpina, l’alzabandiera e una sfilata per le vie del paese, i presenti si sono recati presso i locali della nuova sede delle Penne Nere montemagnesi in via Conte Carlo Calvi. Dopo il taglio del nastro con capogruppo Luciano Rinetti, il presidente della Sezione ANA Fabrizio Pighin ed il sindaco Claudio Gotta, il parroco di Montemagno e Grana don Simon Aka Bilé ha benedetto i locali e tutti i presenti alla cerimonia. Dopo la funzione religiosa in cui si sono ricordati tutti gli alpini andati avanti è seguito il rancio alpino presso il Salone  del “Teatro dell’Oratorio”. Naturalmente non sono mancati i brindisi ben auguranti e i canti della tradizione alpina.

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