Dopo diciassette giorni al Cardinal Massaia, “Non crederci! Se ti tratta male e poi ti dice: non lo farò più…” diventa itinerante: la mostra di SOS donna si appresta a essere ospitata in venti centri della provincia per poi entrare, in autunno, nelle scuole e spostarsi a Torino.
A migliaia l’hanno vista, nella piazza interna dell’ospedale di Asti, e in centinaia hanno firmato, sulle lenzuola dell’ospedale trasformate in un grande quaderno aperto, scritto osservazioni e rivolto frasi di solidarietà e incoraggiamento alle donne vittime di violenza.
La mostra, ideata da Laura Nosenzo e Giorgia Sanlorenzo, è nata con la collaborazione del Centro antiviolenza L’Orecchio di Venere.
Il viaggio di “Non crederci!” comincerà da Castagnole Lanze (26-28 maggio, come evento culturale della Festa della Barbera ospitato nella Sala consiliare del Municipio) per poi proseguire, a giugno, a Fontanile, Villafranca, Moncalvo, Ferrere e a luglio a Castello di Annone, Castell’Alfero, Villanova.
Ad agosto la mostra, che smaschera le bugie degli uomini maltrattanti, sarà a Tigliole, Rocchetta Tanaro, Valfenera; a settembre a San Damiano, Refrancore, Baldichieri e a ottobre a Incisa Scapaccino, San Martino Alfieri, Canelli, Calamandrana, Nizza. In coincidenza con la Giornata internazionale contro la violenza alle donne (25 novembre) verrà accolta a Torino, nella Sala Esposizioni dell’Urp del Consiglio regionale, che con la Consulta delle Elette e la Consulta Femminile sostiene SOS donna insieme all’Asl AT, Cisa, Cogesa, Anci Piemonte, Soroptimist Club di Asti, Fondazione CRAT, Banca di Asti.
Dopo Torino, i dieci pannelli raggiungeranno Isola.
Inaugurata in un luogo simbolico come l’ospedale, dove vengono accolte e curate le donne maltrattate, “Non crederci!” chiuderà in dicembre ad Asti in un altro contesto altrettanto significativo: il Tribunale, dove si celebrano i processi contro gli uomini maltrattanti.
Al lavoro per sensibilizzare la cittadinanza, i volontari dell’Associazione Mani Colorate, guidata da Piero Baldovino e che quest’anno cura le attività di SOS donna, allestiranno la mostra anche ad Astiss, dove il 19 settembre si terrà una giornata di formazione per docenti di ogni ordine e grado nell’ambito della Piattaforma Sofia.