Nizza Monferrato, domiciliari in comunità con braccialetto elettronico per la ragazza accusata di avere ucciso il padre

Aggiornamenti sul caso di omicidio di Akhyad Sulaev, accoltellato in casa il 1° marzo dopo un litigio in famiglia. Nei giorni scorsi era stato eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero nei confronti della figlia Makka, 19enne, ritenuta gravemente indiziata dell’omicidio del padre. La famiglia era arrivata dalla Cecenia qualche anno fa. Secondo quanto emerso, la figlia avrebbe difeso la madre e i fratelli minori dai maltrattamenti dell’uomo.

All’esito dell’udienza di convalida tenutasi questa mattina al Tribunale di Alessandria, il GIP non ha convalidato il provvedimento di fermo di indiziato di delitto disposto dal Pubblico Ministero (per ritenuta insussistenza del pericolo di fuga) e ha applicato contestualmente la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico alla comunità dove si trova attualmente. La ragazza resta dunque in una struttura protetta, come deciso la sera stessa dell’omicidio. La 19enne è indagata per omicidio volontario aggravato.

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