Nuovi murales dedicati ai fossili e una grande scultura sul rinoceronte del Villafranchiano: sono le opere d’arte che il Distretto Paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato finanzierà, con un congruo contributo, a dieci Comuni associati.
L’invito lanciato dal presidente Gianluca Forno, a nome del Consiglio di amministrazione, per dare seguito a “Street Art sulle colline del mare” (cinque murales nati tra il 2021 e il 2022, anche grazie al contributo del Distretto, a Castellero, Chiusano, Cortandone, Monale e Settime) è stato raccolto. Nove i Comuni che hanno in progetto di colorare i muri per fare incontrare l’arte di strada con la paleontologia: Baldichieri, Castelnuovo Belbo, Cellarengo, Cortandone, Isola, Montegrosso, Mombercelli, Piovà Massaia, San Damiano. A otto di essi il Distretto concederà un contributo pari al 40% del costo complessivo dell’opera e per un importo massimo di 1500 euro; per Cortandone il finanziamento scenderà a 1000 euro in virtù dei 500 già stanziati per il murales del 2021.
Al Comune di Roatto, che tra l’autunno 2023 e la primavera 2024 allestirà due grandi sculture per valorizzare la scoperta del rinoceronte preistorico nel proprio territorio, andranno 2500 euro in considerazione di un progetto di rilievo che comprenderà anche un percorso paleontologico per camminatori allargato ad altri centri della Valtriversa, uno specifico itinerario tra Roatto e Dusino San Michele, terre di rinoceronti del Villafranchiano, e una mappa costruita tra natura, murales e sculture ispirati ai fossili.
Soddisfatto il presidente Forno: “Grazie alle manifestazioni di interesse espresse dai Comuni – sottolinea – rafforziamo l’idea di creare un museo a cielo aperto dedicato alla paleontologia: con le nuove opere, i murales saliranno, nell’arco di un anno, a quattordici: comprendendo quello ideato autonomamente da Costigliole nel 2022, saranno quindici. E intanto Roatto allestirà le sculture in due punti distinti del paese, tra cui il campo di grano in cui fu scoperto il rinoceronte“.
Secondo Forno “le azioni previste rientrano pienamente nella missione del Distretto: valorizzare l’identità del territorio, in particolare, laddove noti, i siti dei ritrovamenti paleontologici”. “Importante – commenta il presidente – il raccordo che si avrà tra il percorso artistico a cielo aperto e il Museo dei fossili a Palazzo del Michelerio, passando dai reperti immaginati a quelli scientificamente catalogati ed esposti. Una bella suggestione per le comunità locali e un benefico effetto anche per il turismo culturale“.
Accolte le manifestazioni di interesse, il Distretto (che finanzierà le opere tra il 2023 e il 2024, quando i costi sostenuti dai Comuni saranno rendicontati) ha già comunicato ai sindaci la disponibilità “anche nel caso potessero servire riferimenti ideativi e contatti artistici utili alla realizzazione dei progetti pensati e candidati“.