MONTECHIARO D’ASTI – Un presepe vivente che sa di ripartenza, dopo la pandemia. Dicono gli organizzatori: “La rievocazione di venerdì scorso non è stata una recita natalizia, ma un percorso nelle suggestive vie e scorci del paese, che raccontano le origini medievali del Comune fondato nel 1200, con i piccoli protagonisti. Uno spaccato della vita dell’anno mille, con abiti dell’epoca da cui ebbe origine la cristianità”.
Un impegno degli animatori Emanuela Camerano, Beatrice Gregorio, Sofia Sardo, Beatrice Brancato, Gabriele Carlevaro e Carlotta Scarciglia, supportati dalla commissione artistica del Comitato Palio composta da Graziella Parena, Giusi Sozio e anche da Cinzia Strumia e Adriana Gallione. “Il presepe racconta il percorso religioso di una comunità che ha messo al centro la fede, questi momenti mistici, aiutano a crescere e questi figuranti in erba si sentono responsabili nella loro interpretazione come degli attori consumati, scoprendo antiche tradizioni”.
I piccoli protagonisti: Caterina Marcanzin e Margherita Cantamessa nel ruolo degli angioletti che annunciano il lieto evento, Gaia Lazzaretti nel ruolo di Maria, Giacomo Ferraris nel ruolo di San Giuseppe, Michela Nigrelli, Greta Torre, Rebecca Ferrero (pecorelle), Alberto Borgo, Marco Ravizza, Camilla Ferraris, Francesco Tirico, Marcello Tirico, Giacomo Paolini, Nicolò Mozzato, Gaia Rolla, Rene Fedrigo, Greta Del Fiume, Marko Milosevic, Massimo Nigrelli, Samir Chatoubi, Angelo Vanara (pastorelli e massaie sono partiti dall’oratorio, hanno percorso le vie principali, passaggio in piazza del municipio, una colonna sonora di canti natalizi, lo scampanellio del pastorello Matteo Lazzaretti e il vociare dei figuranti che hanno fatto uscire dalle abitazioni la gente annunciando la nascita di Gesù Bambino.
In chiesa, dopo la novena, la voce narrante di Beatrice Brancato ha illustrato la natività di Gesù secondo la tradizione con Maria, Giuseppe. Gesù bambino attorniato dagli angeli e figuranti: “Sono stati questa volta i più piccoli a lanciare un messaggio di pace e speranza per il futuro. Una rappresentazione molto seguita e applaudita dai genitori, nonni e da tutta la comunità. Papa Francesco è molto attento alla dimensione e spiritualità popolare, che sceglie di ritrovarsi nell’atmosfera natalizia e di stare insieme attraverso riflessioni di questi percorsi di fede, coinvolgendo più persone possibili. Il ringraziamento di don Emanuele a quanti si sono prodigati per l’allestimento del presepe e delle scene in chiesa, dell’accolito Giorgio per gli addobbi natalizi, alle pie donne per l’offerta dei fiori sull’altare e della cantoria con nuovi canti del loro repertorio”, concludono gli organizzatori. La pro loco ha offerto infine cioccolata calda tutti i presenti.